Le parole della settimana per Iafue: agroecologia, impresa, contadinanza.

dal Blog “Braccia sottratte all’agricoltura”
di Gianni Fabbris

Iafue è una parola antica e ricca di significati; di origine longobarda come antico è il paese dell’entroterra dello Jonio lucano in cui si pronunciava.

Era il modo con cui a Tursi, in provincia di Matera, veniva chiamato lo spazio fuori dalla casa dei contadini e dei braccianti (ma poi non c’era al tempo differenza) poveri. Dunque non l’aia della masseria padronale ma uno spazio spesso comune dove condividere la sera, i racconti, la socialità, le imprecazioni alla povertà.

Quando dovevamo decidere come chiamare la web/radio-tv con cui stiamo lavorando al progetto di raccontare gli sforzi, le aspettative, i progetti, la realtà nel cammino per liberarsi dal modello del cibo e della società della globalizzazione neoliberista, Iafue ci è sembrato presto il nome giusto.

Radici antiche, provocatorio quanto basta per una sfida che ha bisogno di suscitare l’interesse e la curiosità indispensabili per porsi le domande utili al progetto nuovo. L’aia in cui i contadini poveri si trovavano per fare comunità è diventata lo spazio in cui ritrovarci per parlare del progetto nuovo, di come si esce dal dominio del modello della crisi che ci impone la sua narrazione fino a farcela sembrare come “oggettiva e naturale”. Moderna come è moderna la lingua che i vincitori impongono agli sconfitti.

Una radio è fatta di parole, oltre che di suoni, immagini, tempi, ritmi. E sono proprio le parole le prime armi con cui ci stiamo addestrando.

Siamo alla ricerca delle parole che raccontino l’alternativa al modello di quella crisi sociale, economica, ambientale e di democrazia che ci impone il dominio culturale trasformandoci da cittadini in consumatori in fila davanti alle casse dei supermercati; ognuno, naturalmente, secondo l’ordine sociale che la nuova divisione di classe ci assegna: chi alla cassa delle boutique del cibo dove si compra la salute, i più in fila negli hard diskount a fare i conti con gli spiccioli, qualche naif in cerca dei contadini nei mercatini.

Noi non ci rassegniamo e continuiamo, sempre più convintamente, a cercare le parole che rinominino il progetto nuovo e che declinino l’agire e il senso della nostra autonomia; quella che parla del cibo dei diritti e di sovranità alimentare in una società giusta.

Con l’8 marzo 2021 iniziamo un lavoro proprio sulle parole, con le parole, per le parole della nostra autonomia provando a stimolare la riflessione e il dibattito. Ogni settimana ne sceglieremo qualcuna e proveremo a realizzare durante lo sviluppo delle trasmissioni quotidiane la messa a fuoco di qualche loro contenuto.

Questa settimana è una: “agroecologia” e proveremo a declinarla intrecciandola con altre due proposte dai vincitori come alternative: “contadini” e “impresa”.

Tre parole, in realtà che richiamano alla mente immediatamente le divisioni in cui i vincitori ci hanno ricacciati: gli imprenditori contro i contadini, tutti e due contro gli ecologisti.

Perchè, secondo la lingua del neoliberismo vincitore, gli “imprenditori agricoli” e i “contadini” sono nemici. I primi sono blanditi come “moderni” (soprattutto quando producono tanto e vendono sottocosto), i secondi sono descritti come “vecchi arretrati” (buoni per il museo antropologico etnografico e qualche sagra di paese) …. ma non gestiscono tutti e due una “azienda economica” e non devono tutti e due lavorare la terra, allevare gli animali, pescare nel mare?

“Tranquilli, non litigate troppo tra di voi”, dicono i vincitori, “avete un nemico comune: l’ecologia!”. …. e cosi il cerchio è chiuso: la propaganda del nemico ci ha assegnato il ruolo da recitare, quello degli utili idioti.
Queste sono le parole dei vincitori. E le nostre? Proveremo a pronunciarle questa settimana: agroecologia, impresa etica, contadinanza. Tre parole che porremo a noi stessi ed ai tanti e tante che incontreremo nel lavoro quotidiano sempre più ricco che si sta sviluppando nel cammino di Iafue.

Sarà cosi ogni settimana del nostro lavoro e sarà da questo blog che ogni domenica ve le proporremo, sperando di suscitare quella riflessione di cui abbiamo sempre più bisogno per ricostruire la nostra autonomia, garanzia prima per il progetto nuovo.

Buona settimana a radio Iafue, cui affidiamo, come un maestro antico, i compiti a casa: “Descrivi il significato delle parole: agroecologia, contadini, imprenditori”