Le opere e i giorni: le buone pratiche dell’Orto Conviviale, tra sostenibilità agroalimentare e questioni di genere.

Si legge in una bella presentazione di questa esperienza di questa famiglia di nuovi contadini alla falde del Vesuvio (a SantìAnastasia):
” L’Orto Conviviale è molto più di un’azienda agricola, è una grande casa dove arrivi, fai la spesa, scambi due chiacchiere, prendi un caffè, leggi un libro, riposi su una panchina al sole e ti prendi del tempo per fare le cose con calma. Quando arrivi, lasci la fretta fuori dal portone. Ciò che trovi nell’orto conviviale è ciò che la famiglia mette sulla sua stessa tavola e questo genera fiducia. Qui si lavora sulla memoria, riscoprendo i sapori di un tempo: il sapore delle marmellate, delle passate, delle conserve, ogni cosa ricorda il giardino dei nonni. Camminare scalzi sull’erba, raccogliere i frutti con le proprie mani, ritrovare specie di alberi ormai scomparsi.”

Raccontare le realtà che in Italia si misurano con modelli alternativi di distribuzione e produzione del cibo, questo l’impegno che il palinsesto della Settimana delle Buone Pratiche di Radio Iafue ha voluto assumersi, permettendo alle diverse esperienze che operano nel campo dell’agroalimentare di mettere al centro le proprie strategie di lotta, condividendo prospettive e punti di vista, anche differenti.

Non potevamo quindi non riportare l’esperienza de L’Orto Conviviale, attraverso la testimonianza di Miriam Corongiu: «L’Orto Conviviale nasce nel 2017 da un’idea basilare: quella della felicità. Attraverso il tema della convivialità è naturale richiamare alla memoria l’idea dello stare insieme, della condivisione. Ivan-Ilich affermava che la convivialità è “l’unica risposta alla mega-macchina infernale dell’industrializzazione”. Con questa azienda agricola, nata soltanto tre anni e mezzo fa, abbiamo voluto rimettere al centro proprio l’intervenire sulla nostra realtà di agricoltori e cambiarla, sperando di influenzare anche le persone intorno a noi. Attraverso la sostenibilità, dunque, ricerchiamo una pratica concreta di libertà, mettendo in atto una serie di buone pratiche che vanno da quelle più strettamente agro-ecologiche a quelle più prettamente sociali, come la costruzione di una comunità.»

Per questo motivo, L’Orto Conviviale si è caratterizzato specificatamente nel condensare l’attenzione delle persone intorno a modalità alternative di vita quotidiana, dimostrando che ci si può sganciare dalla grande distribuzione, senza perdere di vista i bisogni dei fruitori e i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici della terra e, soprattutto, adottando delle scelte tecniche ecologiche e sostenibili.

La più recente iniziativa dell’Orto Conviviale, tenutasi questo Natale, è quella delle Passate Sospese, che richiamano il celebre Caffè Sospeso napoletano, un simbolo partenopeo della solidarietà tra cittadini: «abbiamo chiesto ai nostri fruitori più affezionati di acquistare le nostre passate, prodotte con un pomodoro vesuviano molto rinomato, per poi spedirle all’Associazione “Ya Basta! Restiamo umani” che si occupano principalmente di lotta per la casa e di vertenze contro il caporalato, attraverso uno sportello diritti per i migranti impiegati in agricoltura. Grazie alla collaborazione con loro siamo riuscite a creare un fil rouge resistente, che è riuscito a mettere insieme agricoltura di piccola scala, i lavoratori e le lavoratrici della terra e chi si occupa di sociale sul territorio a 360°». Un esercizio di vera e propria sovranità alimentare, anche se ancora allo stato esemplare, in cui viene rimessa al centro la rivendicazione del diritto per tutti di accedere al cibo sano, etico e culturalmente legato al territorio.

L’Orto Conviviale, proprio per queste sue caratteristiche inclusive, non ha mai tenuto fuori dalla propria prospettiva di lotta le questioni di genere, legando la propria attività ai percorsi di lotta di Nonunadimeno Napoli. Come Miriam Corongiu ha sottolineato: «Già nel 2019 per l’8 marzo, una giornata di lotta per i diritti delle donne, abbiamo organizzato nell’orto un momento riservato a tutte le donne che venivano ad acquistare i nostri prodotti per parlare di quanto sia difficile costruire degli spazi di legittimazione in un contesto sociale in cui le problematiche legate alle discriminazioni di genere difficilmente riescono a essere percepite.»

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Cercando le buone pratiche

Mercoledi 20 gennaio 2021

Il 19 gennaio 2021 alle ore 19, per lo Speciale Buone Pratiche, Miriam Corongiu ha presentato su Iafue PerlaTerra l’esperienza dell’Orto Conviviale

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