Le parole per Cavazzoni: passare dai campi di produzione ai campi di relazione

Lucio Cavazzoni*, per lo spazio dell’editoriale su Iafue del 10.3.21
pubblichiamo l’intervento tenuto al seminario del Forum in Difesa del Grano

Continua la settimana di dibattito su Iafue PerlaTerra dedicata al significato delle parole “Agroecologia, Impresa, Contadinanza“. Dopo l’intervento di Salvatore Ceccarelli di lunedi 8 marzo, oggi è la volta di Lucio Cavazzoni che ci propone una riflessione sul tema del rapporto fra la produzione e l’agroecologia.

L’intervento, in realtà, è tratto dagli atti del workshop su “Produzione e territorio” del seminario con cui l’Alleanza Sociale per la Sovranità Alimentare ha aperto il cammino per il Secondo Forum in difesa del grano tenuto il 27 febbraio scorso; Cavazzoni vi ha tenuto (insieme al prof. Salvatore Ceccareli ed a Giovanni Samela) una delle tre relazioni.

“Noi dobbiamo passare da campi di produzione a campi di relazione” è una frase riportata da Lucio Cavazzoni per averla ascoltata da un produttore pugliese intervenuto in un incontro pubblico e che ben spiega l’approccio al fare impresa di chi di impresa si è sempre occupato.

Parole che, per Cavazzoni, ci permettono di non rimanere prigionieri della logica del mercato per riportare l’agricoltura nel rapporto con i territori e dentro le comunità.

Lucio Cavazzoni con questo suo intervento ci introduce al suo “approccio laterale” rispetto all’impresa, partendo dal ricordare l’opportunità della strategia Farm to Fork dell’Europa (strategia svilita dalle posizioni del Consiglio Europeo e dalla “confusione di questo governo italiano) e dalla necessità di ripensare le modalità del pensare il rapporto fra l’impresa e la produzione del cibo.

Quello che segue è il podcast del suo intervento


*Lucio Cavazzoni è stato per lungo tempo il Presidente di Alce Nero, una delle realtà associative del biologico più importanti d’Europa ed è attualmente impegnato con Goodland a promuovere processi di commercializzazione e di produzione fondati su base etica ed agroecologica oltre che a progetti di rigenerazione territoriale