Marciare tutti insieme. Diritto ed esercizio di partecipazione civica e civile.

editoriale a cura dell’avvocato dott. Nicola Digennaro*

puntata andata in onda su Iafue perlaTerra il 07 aprile 2021

Quello che stiamo vivendo in questo ultimo anno, non solo è dirompente sulle nostre singole vite, ma anche
sulle “vite collettive”, per così dire.
Infatti, è sempre più evidente che molto del costrutto ideologico liberal-capitalista è fallace e genera
diseguaglianze sempre maggiori, privilegi, profitti per pochi e, indirettamente, pandemie.
Divenendo così, ostacolo all’effettivo progresso individuale e di comunità, visto che nella visione ideologica
liberal-capitalista, il lavoro, la scienza, i servizi alla persona, la natura e le sue risorse, fino all’uomo stesso,
vengono viste come merce da poter sfruttare e/o trasformare e/o vendere.
Lo si sta osservando con i BREVETTI sui VACCINI ANTI-COVID, quindi contro una pandemia globale, per i
quali a nulla è valsa la lezione che diede a tutti, JONAS SALK, il padre del vaccino anti-poliomelite che, il 12
aprile 1955, alla domanda “Perché non c’è il brevetto??” – lui rispose con sagacia ed ironia – “SI PUO’ FORSE
BREVETTARE IL SOLE??”.
Oppure lo si sta osservando tramite il FALLIMENTO della PRIVATIZZAZIONE DELLA SANITA’
PUBBLICA, ovvero la privatizzazione della cura, dell’assistenza, della prevenzione sanitaria, della solidarietà
che sono proprie di uno Stato Sociale, di uno STATO in cui la SOCIETA’, quindi la COMUNITA’, viene
prima di tutto, prima del profitto.
Ecco, questi pochissimi esempi, e non solo, ci devono spingere a riconsiderare, le seguenti quanto mai attuali
parole di Martin Luther KING sull’«URGENZA APPASSIONATA DELL’ADESSO. Questo non è il momento
in cui ci si possa permettere che le cose si raffreddino o che si trangugi il tranquillante del gradualismo. Questo
è il momento di realizzare le promesse della democrazia».
Questo breve pezzo è ripreso dal discorso che Martin Luther KING fece il 28 agosto 1963, davanti al Lincoln
Memorial di Washington, al termine della MARCIA PACIFICA PER I DIRITTI CIVILI ed ECONOMICI
DEGLI AFROAMERICANI e CONTRO LA SEGREGAZIONE RAZZIALE che era in vigore in quasi tutti gli
Stati del Sud degli USA.
In quella MARCIA, anticipata da migliaia di altre negli anni precedenti, si chiedeva GIUSTIZIA SOCIALE,
partendo dai DIRITTI SOCIALI e POLITICI, quali pari opportunità nel mondo del lavoro, diritto al voto,
divieto di discriminazione nell’accesso ai servizi sociali come scuola, ospedali, ecc..
Successivamente a questa Marcia e ad altre che ne seguirono, negli USA saranno approvate varie leggi che
daranno costrutto giuridico alle varie rivendicazioni, e la prima sarà il CIVIL RIGHTS ACT del 1964, a firma
di John Kennedy che non lo vedrà mai approvato poiché verrà assassinato prima.
Ad ogni modo, rimarrà una delle conquiste legislative più significative nella storia americana.
Questo breve excursus, ci fa comprendere come la MARCIA PACIFICA possa essere sia COLLANTE di
PERSONE, DIRITTI E COMUNITA’ e sia esser forma di esplicazione di SOVRANITA’ POPOLARE, che
compatta, esige di essere ascoltata e di attuare il CAMBIAMENTO; molte volte, ottenendolo.
Quindi MARCIA PACIFICA come forma di DEMOCRAZIA PARTECIPATIVA basata sul
rapporto/confronto dialettico tra Popolo in Movimento ed Istituzioni.
Ritornando all’«URGENZA APPASSIONATA DELL’ADESSO» che oggi stiamo vivendo, è senz’altro
necessario ricucire il rapporto solidale UOMO-UOMO e UOMO-NATURA, passando attraverso ANCHE una
TRANSIZIONE AGROECOLOGICA, che dovrà essere, come chiede l’Alleanza Sociale per la SOVRANITA’
ALIMENTARE, una Nuova Riforma Agraria e dell’Agroalimentare fondata sulla democrazia, sui beni comuni,
sulla biodiversità e sulla dignità e sui diritti delle persone che attuano metodi agroecologici, i quali, sono i primi
a custodire il Pianeta di tutti.
Tutto ciò al fine di riappropriarci della DEMOCRAZIA come REPUBBLICA, come “cosa pubblica”, in cui
ricucire le istituzioni pubbliche controllate dallo Stato (come istruzione, sanità, assistenza sociale, ecc.),
rifondandole come istituzioni per la PERSONA e per la COMUNITA’, in cui tutti i soggetti coinvolti (Stato,
lavoratori e utenti) possano costruire relazioni e condivisioni, cooperazioni e DIRITTI DI ESISTENZA IN COESISTENZA.
Concludendo, l’«URGENZA APPASSIONATA DELL’ADESSO» è esigenza dell’ORA O MAI PIU’ sia per
noi tutti che per le future generazioni.


*Avvocato per i Diritti e la Natura, Alleanza per la Sovranità Alimentare.