L’unità delle forze della cultura e della terra per il cambiamento agroecologico

Altragricoltura – Com.stampa 11.2.21

Il presidente di Altragricoltura, Tano Malannino, è intervenuto oggi dai microfoni di Iafue PerlaTerra per commentare il documento che Italia Nostra ha indirizzato al Governo e al Parlamento nazionale con cui chiede di scegliere una strada coerente con le istanze di cambiamento in direzione di un modello sociale condiviso fondato sull’agroecologia, la tutela dell’ambiente e del lavoro.

“Condividiamo profondamente lo spirito e le richieste di Italia Nostra al Parlamento” ha sostenuto Malannino, sottolineando uno dei passaggi compresi nel documento: “non ha senso essere portatori dell’idea di contenere/fermare il cambiamento climatico e fare accordi, anche internazionali, anche vincolanti, per poi continuare a saccheggiare e deturpare il nostro territorio con risorse che sono nocive per lo stesso e per l’intera collettività; quindi nel rispetto pieno dell’Accordo di Parigi e dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sostenibile”

Malannino ha anche sottolineato di essere molto in sintonia con il richiamo che esprime Italia Nostra nel documento: “Spostare le ingenti risorse destinate all’industria del fossile risorse a favore di una grande azione di riqualificazione del territorio creerebbe anche una filiera di imprese per lo smantellamento, la bonifica, il recupero e il riuso dei materiali delle piattaforme e dei pozzi a terra e a mare e creerebbe nuovi posti di lavoro green o comunque riassorbirebbe forza lavoro disoccupata”.

Per il Presidente di Altragricoltura, “Unire la battaglia per la svolta agroecologica alle ragioni del lavoro è la strada giusta”.

Il Movimento degli agricoltori e dei contadini che da venti anni si batte per uscire dalla crisi imposta dal modello della globalizzazione neoliberista lo ha indicato più volte: è prioritario unificare la mobilitazione per la difesa dell’ambiente e contro gli effetti dei cambiamenti climatici con le ragioni di chi chiede la democrazia economica e la giustizia sociale e “il terreno è quello di lavorare insieme alla Nuova Riforma Agraria e dell’Agroalimentare su base democratica e popolare”.

A questo proposito, Malannino sottolinea il passaggio conclusivo del documento di Italia Nostra “in vista della STRATEGIA EUROPEA per la “BIODIVERSITA” e la “FARM TO FORK” .. è necessario soprattutto attuare politiche che favoriscano i metodi di coltura Agroecologici per una alimentazione più sana ed ecologica comprendente anche metodi di allevamento sostenibile”.

“Perché questo sia possibile” ha concluso Malannino “occorre che agricoltori e allevatori continuino a presidiare il territorio lavorano nei campi. Occorre, dunque, creare le condizioni di redditività per le aziende e di certezza del lavoro per contrastare gli effetti della desertificazione sociale nelle aree rurali che colpiscono le comunità, le loro radici culturali e materiali”.

Il Presidente di Altragricoltura, annunciando l’adesione al documento di Italia Nostra, lo ha diffuso ai componenti dell’Alleanza Sociale per la Sovranità Alimentare perché lo valutino sollecitandoli a sottoscriverlo ed ha invitato i suoi dirigenti a partecipare all’Assemblea dell’Alleanza Sociale per la Sovranità Alimentare che si tiene nei prossimi giorni.

Vedi il documento di Italia Nostra pubblicato nel sito dell’Alleanza Sociale per la Sovranità Alimentare