Scarsita’ d’acqua: 11 innovazioni in agricoltura per affrontare il problema

Pubblicato su Greenbiz.it (leggi articolo originale)

Lo sfruttamento sregolato delle risorse idriche incrementa il timore di una sempre più crescente scarsità d’acqua. Il settore che ne soffrirà maggiormente, e che ne sta già pagando le conseguenze, è l’agricoltura. A parere degli esperti, la produzione di cibo attraverso la coltivazione dei campi potrebbe essere presto in pericolo se non si interverrà in breve tempo per risolvere il problema e per contrastare i cambiamenti climatici.

Un nuovo rapporto pubblicato dall’International Food Policy Research Institute (IFPRI), che porta il titolo di “Food security in a world of natural resource scarcity”, esamina 11 innovazioni da applicare in agricoltura per affrontare il problema della scarsitò d’acqua e la questione della crescente richiesta di cibo nel mondo. Nessuna delle tecnologie elencate, se prese singolarmente, può rappresentare una soluzione. Ma una combinazione delle diverse opzioni potrà migliorare le rese dei raccolti fino al 67% entro il 2050, accanto ad una riduzione del 50% dei prezzi degli alimenti.

Se non venisse effettuato alcun intervento, a parere degli esperti, le conseguenze sarebbero molto gravi, a partire da una riduzione del 18% delle rese dei campi di mais. Il rapporto illustra nei dettagli i diversi scenari e le possibili innovazioni, considerate da sole e in combinazione, che potrebbero garantire dei vantaggi all’agricoltura del futuro. Nello specifico l’ IFPRI fa riferimento a:

1) Protezione delle coltivazioni: nuovi metodi di gestione dei parassiti, delle malattie e delle erbe considerate infestanti.

2) Irrigazione goccia a goccia: tecnica che permette di innaffiare direttamente le radici.

3) Tolleranza alla siccità: scelta di piante che risultano più resistenti alla scarsità d’acqua.

4) Tolleranza ai climi caldi: scelta di piante in grado di sopportare temperature elevate.

5) Gestione integrata della fertilità del suolo: nuovi fertilizzanti e nuove soluzioni per il compostaggio.

6) Uso efficiente dell’azoto: scelta di piante che rispondano al meglio ai fertilizzanti.

7) Riduzione delle arature (“No-Till”): tecnica di coltivazione che non richiede di arare rivoltare la terra e che prevede l’utilizzo di coperture per i terreni.

8) Agricoltura biologica: tecniche di coltivazione che escludono pesticidi e Ogm.

9) Agricoltura di precisione: impiego di macchinari guidati da Gps e da sistemi per la gestione automatica del lavoro nei campi.

10) Irrigazione a pioggia: tecnica di irrigazione che utilizza speciali erogatori per l’acqua.

11) Impiego di canali: tecnica di irrigazione che prevede l’utilizzo di dighe di terra e di canali per indirizzare l’acqua verso le coltivazioni.

Secondo gli esperti, la tecnica “No-Till” porterebbe ad incrementare le rese delle coltivazioni di mais del 20% entro il 2050, ma associarla a metodi di irrigazione adatti potrebbe garantire un miglioramento del 67%. L’agricoltura di precisione, invece, potrebbe assicurare un aumento della resa delle coltivazioni di grano pari al 35%.

L’insieme delle tecniche indicate potrà incoraggiare gli agricoltori ad applicare nuove metodologie di coltivazione per affrontare la scarsità d’acqua e i cambiamenti climatici. Per i ricercatori e gli addetti ai lavori sarà più semplice valutare l’impatto delle nuove opzioni di coltivazione, grazie ad uno strumento interattivo messo a disposizione dall’IFPRI: l’AgriTech Toolbox.

Scarica qui il rapporto “Food security in a world of natural resource scarcity”.

Marta Albè