Per la prima volta al Vinitaly la Scuola di potatura della vite

fonte: Adnkronos (vedi articolo originale)

La Scuola italiana di potatura della vite sbarca al Vinitaly di Verona, dove è presente con un seminario oggi, presoo lo stand del Friuli Venezia Giulia (Pad 6 stand 7). La Scuola si avvale di 12 sedi in tutta Italia. Si tratta di una singolare e ormai seguitissima scuola, giunta al quinto anno di corsi, e che ha aperto recentemente sedi presso l’Università della Tuscia di Viterbo, e in Emilia Romagna.

A fondare la Scuola, due specialisti friulani, i preparatori d’uva Marco Simonit e Pierpaolo Sirch, che hanno recuperato un vecchio metodo e dopo 20 anni di sperimentazione hanno cominciato ad applicarlo alle esigenze della moderna vitivinicoltura, quella dei sistemi di allevamento più intensivi, ad esempio la spalliera, il guyot o il cordone speronato. Inoltre, i fondatori hanno stabilito collaborazioni con università e gli istituti di ricerca interessati al ‘Metodo Simonit&Sirch’ di potatura ramificata della vite.
I corsi della Scuola italiana di potatura della vite si sono tenuti in Piemonte, Alto Adige,Trentino, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Veneto (nelle due sedi di Conegliano e della Valpolicella), Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Campania, Sicilia.
Aperti a tutti, i corsi in genere si articolano in 3 giorni di lezione per un totale di 24 ore formative, focalizzate su teoria e pratica della potatura ramificata sulle forme di allevamento a spalliera e della tradizione presenti nei vari territori in cui si svolge ciascun corso. Alla parte teorica si affianca quella pratica, in vigneti già potati secondo il Metodo Simonit&Sirch, con dimostrazione di potatura dei tutor, esercitazioni individuali di potatura, esame individuale. Il terzo giorno si terrà in primavera per la gestione del verde..
Una potatura corretta e mirata rende le piante meno suscettibili agli effetti delle malattie del legno e le rende più longeve, in grado quindi di produrre uva migliore. Il che significa per le aziende salvaguardare il proprio patrimonio viticolo, risparmiare nei costi di reimpianto dei vigneti, ridurre considerevolmente i costi in vigna con la diminuzione delle ore di potatura (dal 30 al 50%).