fonte: il giornale di Ragusa (vedi articolo originale )
Agricoltori, cittadini, associazioni dei consumatori ed organizzazioni sociali si sono riuniti nella sala degli Specchi di Palazzo Iacono. L’incontro, organizzato da Altragricoltura, ha affrontato il caso della melanzana taroccata, la presentazione e l’avvio della campagna nazionale dal titolo “Giù le mani dal vostro cibo” e dal sottotitolo “Lavoriamo per produrre il vostro cibo, non per arricchire i loro marchi”.
All’incontro, ha preso parte anche, il coordinatore nazionale di Altragricoltura, Gianni Fabbris, a Vittoria, in occasione della presentazione della campagna nazionale per la difesa del ruolo degli agricoltori e del loro diritto/dovere a produrre, contro la contraffazione e la manipolazione dei marchi. La campagna parte da Vittoria dove un agricoltore ha avuto la forza e il coraggio di denunciare la grande distribuzione organizzata per l’uso illegittimo e fraudolento dei suoi certificati e marchi. Fabbris, ha detto di chiedere alla Regione Sicilia di attivarsi per far sì che la struttura di Ciaculli, l’agricoltore che ha denunciato, contrinui ad operare; e di chiedere alla Grande distribuzione di fare un passo indietro.
“Nel caso in cui la frode dovesse essere accertata – precisa Fabbris – scriveremo alla Grande distribuzione e chiederemo di fare un passo indietro e riconsegnare la piena operatività dell’impresa di Ciaculli. Nel caso in cui non dovessero farlo, allora annunciamo che avvieremo una campagna nazionale di boicottaggio dei prodotti ortofrutticoli di quella catena di distribuzione.”.
Anche il Comune di Vittoria intanto, ha annunciato che si costituirà parte civile nel caso in cui le indagini dovessere dare ragione a Ciaculli. L’incontro, come detto, è servito anche a presentare la campagna nazionale a tutela delle produzioni italiane. “Sempre più i nostri mercati sono invasi da alimenti importanti mentre qualcuno si arricchiesce gestendo i marchi del nostro made in Italy. I dati dicono che l’esportazione del made in Italy alimentare aumenta mentre i nostri produttori non riescono a vendere il loro prodotto allora – dichiara Fabbris – un grande imbroglio si sta consumando in danno dei consumatori e dei produttori”.
Scritto da Gessica Cavallo