Crocetta chiama Malannino “Vieni a Palermo”. Il prefetto Vardè alla serra di piazza Calvario.


Vittoria – Il presidente della regione Rosario Crocetta ha invitato a Palermo i tre agricoltori vittoriesi protagonisti dello sciopero della fame che va avanti da due settimane. Domani alle otto, Tano Malannino, Maurizio Ciaculli e Tonino Messinese saliranno sulle auto che li condurranno a Palermo. Della delegazione farà parte anche Rosario Rinaudo (uno tra i promotori della raccolta firme, un’iniziativa parallela avviata in questi giorni), il coordinatore nazionale de “L’Altra Agricoltura”, Gianni Fabbris ed il sindaco di Vittoria, Giuseppe Nicosia.

Malannino, Messinese e Ciaculli sono ormai allo stremo e le forze fisiche cominciano ad abbandonarli. Finora hanno assunto solo the, caffè, gatorade e miele, quanto basta per mantenere attive le funzioni vitali. Domani, comunque, ci sarà anche un medico ad accompagnarli nel loro viaggio verso Palermo.

Questa mattina, è arrivato alla “serra” anche il prefetto di Ragusa, Annunziato Vardè. Con lui, c’erano anche i vertici delle forze dell’ordine: il questore di Ragusa, Giuseppe Gambino, il comandante provinciale della Guardia di Finanza, Francesco Fallica, il dirigente del Commissariato di Ps, Rosario Amarù, il comandante della Compagnia Carabinieri, Francesco Soricelli, il comandante della Tenenza della Guardia di Finanza, Domenico Ruocco, e il comandante della Polizia municipale, Cosimo Costa.

Vardè ha invitato gli agricoltori a sospendere la protesta. Hanno rifiutato. Lo sciopero della fame va avanti ormai da due settimane. E’ iniziato il 5 dicembre, dopo una conferenza stampa in piazza Calvario.

Questa mattina, poi, Malannino, Messinese e Ciaculli hanno incontrato gli studenti dell’Istituto tecnico commerciale Fermi. Con loro, si sono vissuti momenti di dialogo intenso e di grande commozione. Momenti carichi di autenticità che hanno permesso ai giovani di entrare, dal di dentro, nelle piaghe della loro terra e della loro città.

Nel pomeriggio, si sono recati a messa nella basilica di San Giovanni, insieme ai giovani del Movis (associazione che riunisce alcuni disabili e che lotta per l’abbattimento delle barriere architettoniche).

Fonte Giornale di Ragusa