Nuovo intervento del Comitato contro le vendite all’asta, questa volta in favore del signor Paolo Iacono, un produttore agricolo di Pedalino in periferia di Comiso che si è visto vendere all’asta la sua casa, del valore commerciale iniziale di 170 mila euro per soli 30 mila euro, a causa di un debito con le banche che non è stato possibile rateizzare.
Quando questa mattina l’ufficiale giudiziario è arrivato per notificare l’insediamento del nuovo proprietario ha trovato davanti la casa una settantina di componenti del Comitato contro le aste, Altragricoltura e dei Forconi, capeggiati da Mariano Ferro.
“E’ necessario cambiare le leggi” ha affermato Angelo Giacchi del Comitato contro le aste “e sopratutto che vadano aiutate le imprese e le persone sempre più strette nella morsa di questa crisi imperante.”
“Le vendite all’asta, non ci stancheremo mai di ripeterlo” come sottolinea Tano Malannino, presidente nazionale di Altragricoltura “non solo non risolve il problema, ma distrugge il nostro patrimonio sociale ed economico, che invece andrebbe salvaguardato. Se non fossimo intervenuti a impedire questo scempio, ci sarebbe un’altra famiglia senza casa.”
Il caso di oggi tuttavia sembra essersi concluso favorevolmente con un accordo tra le due parti, in quanto non solo l’immissione in possesso sarebbe rinviata al 31 ottobre p.v. ma il neo proprietario si è mostrato favorevole a cedere il titolo di proprietà a Iacono dietro il pagamento della somma versata.
La Prefettura di Ragusa inoltre sta indagando su queste ‘aste sospette’ perchè sta emergendo uno scenario torbido di affari spesso gestiti da banche e professionisti, che lucrano della crisi e di quello che essa produce, per mettere a segno affari lucrosi.