AAA. Legge di tutela per gli spazi verdi urbani cercasi

editoriale del 20.05.2021 a cura di Alberto Crapanzano*

Parecchi Comuni in Italia non osservano la Legge dello Stato N. 10/2013, la quale detta le “norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani” entrata in vigore il 16 febbraio 2013. Tale Legge nasce facendo riferimento agli accordi di Kyoto, affinché lo sviluppo urbano delle città avvenga in modo sostenibile, rispettoso dell’ambiente e degli esseri viventi che vi risiedono e nella consapevolezza e conoscenza del proprio patrimonio verde. Le amministrazioni comunali sono tenute a censire dettagliatamente tale patrimonio arboreo, proprio per l’importante ruolo che rivestono gli alberi nel miglioramento della qualità dell’aria, del microclima, nella protezione del suolo etc.
La Legge N. 10/2013 prevede che tutti i comuni sopra i 15.000 abitanti si dotino appunto di un catasto degli alberi e che per ogni bambino nato o adottato venga piantato un nuovo albero dedicato. Prevede anche l’operosità degli amministratori comunali, affinchè producano un bilancio del verde annualmente e soprattutto a fine mandato, il quale dimostri l’impatto dell’operato amministrativo sul verde pubblico (n. alberi piantumati e abbattuti, consistenza e stato delle aree verdi, ecc.).
Vogliamo lanciare un appello ai Sindaci, noi di Più Eco Ecologisti confederati, esortandoli a fare il proprio dovere di osservare e far rispettare una legge dello Stato di grande valore etico, culturale e sociale, dotandosi, qualora ne siano sprovvisti delle necessarie varianti urbanistiche per il verde ed i servizi entro il 31 dicembre di ogni anno.
Ogni istituzione deve essere richiamata alle proprie responsabilità, quindi il Sindaco che è la massima Autorità territoriale ha il compito di far vivere i nostri bambini in un ambiente salubre costruendo politiche ambientali ed inclusive che influenzino positivamente sul benessere delle future generazioni, iniziando appunto ad applicare e far osservare la Legge N. 10/2013. Tutto ciò semplicemente per rispettare prima di tutto i nostri bambini, è una legge nata per loro, garantendo il loro sacrosanto diritto alla salute, all’educazione ed alla partecipazione alla vita sociale.
Auspico che si interessino sugli sviluppi della vicenda il Governatore d’Italia Mario Draghi e il Ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani e lancino un monito affichè si recuperino le inadempienze pregresse.

Che fine ha fatto il disegno di legge n. 549 del 2 luglio 2018? Il 02 luglio 2018, su iniziativa parlamentare delle senatrici Vilma Moronese e Paola Nugnes, è stato presentato ed è stato assegnato alla 13ª Commissione permanente (Territorio, ambiente, beni ambientali) del Senato della Repubblica il disegno di legge n. 549.
Il testo del disegno di legge sottolinea l’urgenza di un più efficiente controllo sulle azioni degli enti competenti e la necessità di promuovere l’ottemperanza agli obblighi mediante un sistema d’incentivi e il subentro d’istituzioni sovraordinate che possano esercitare poteri sostitutivi.
Di fatto, essendo poche le amministrazioni locali che hanno adempiuto all’obbligo della piantumazione, è maturata un’ulteriore proposta: piantumare altri alberi anche in occasione dei decessi precoci.
Il disegno di legge n. 549 del 2 luglio 2018 così interviene nuovamente sul tema e, tra l’altro, punta a introdurre l’obbligo per il Comune di residenza di porre a dimora un albero per ogni cittadino residente defunto prima del compimento del cinquantesimo anno di età, estendendolo pure a tutti i Comuni con più di 5mila abitanti, decisione più coerente con l’obiettivo generalizzato e diffuso di tutela della salute pubblica e di promozione di condizioni ambientale migliori. La messa a dimora, si legge ancora nel testo, dovrebbe avvenire nella zona urbana e non extraurbana, se possibile, privilegiando aree particolarmente degradate o colpite da eventi dannosi naturali o dolosi, che abbiano recato nocumento all’ambiente stesso. Seguono altre disposizioni:
a) arricchire la previsione del bilancio arboreo annuale con l’inserimento, non solo degli alberi piantati in ragione della nuova nascita o del decesso precoce, ma anche di quelli tagliati o eradicati, così da rendere evidente la valutazione ponderata sullo sviluppo del verde;
b) pubblicare il bilancio arboreo annuale on line nel sito istituzionale dell’amministrazione.
Rafforzato anche il capitolo delle sanzioni. Il testo del disegno di legge sottolinea l’urgenza di un più efficiente controllo sulle azioni degli enti competenti e la necessità di promuovere l’ottemperanza agli obblighi mediante un sistema d’incentivi e il subentro d’istituzioni sovraordinate che possano esercitare poteri sostitutivi. In particolare, per far assumere concretezza e imperatività alla piantumazione di un albero, si stabilisce che le amministrazioni inadempienti o inerti siano assoggettate all’intervento, pur se eccezionale, di tipo sostitutivo della Prefettura, quale ente più vicino ai bisogni dei cittadini che intervenga disponendo le misure adeguate. In ogni caso, l’intervento sostitutivo dovrebbe essere preceduto da una diffida e dall’indicazione di un congruo termine ad adempiere. Il disegno di legge va a rafforzare anche il capitolo delle sanzioni.
La sua approvazione potrebbe essere finalmente l’elemento cardine per far applicare e far osservare la Legge N. 10/2013 una legge dello Stato di grande valore etico, culturale e sociale. Però a distanza di quasi tre anni come si evince dal sito istituzionale del Senato della Repubblica, non è ancora iniziato l’esame del testo.

Il movimento Più Eco Ecologisti Confederati si appella al Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella per far approvare il disegno di legge n. 549 del 02 luglio 2018 dalla 13ª Commissione permanente (Territorio, ambiente, beni ambientali) del Senato della Repubblica composta da Moronese Vilma Presidente, Laniece Albert Vicepresidente, Nastri Gaetano Vicepresidente, Gallone Maria Alessandra Segretario e dai Membri Arrigoni Paolo, Briziarelli Luca, Bruzzone Francesco, Buccarella Maurizio, Crimi Vito Claudio, Ferrazzi Andrea, Garavini Laura, L’Abbate Patty, La Mura Virginia, Messina Alfredo, Mirabelli Franco, Nugnes Paola, Papatheu Urania Giulia Rosina, Pavanelli Emma, Pazzaglini Giuliano, Pisani Giuseppe, Quarto Ruggiero.


*Responsabile Organizzazione Più Eco Ecologisti Confederati.