No OGM, in nome della scienza e della sovranità alimentare.

A volte ritornano. Quando la battaglia contro gli organismi geneticamente modificati, i cosiddetti OGM, sembrava ormai entrata nel dimenticatoio per l’immaginario collettivo, ecco che una nuova offensiva potrebbe affacciarsi all’orizzonte.

Il nuovo fronte degli OGM si chiama New Breeding Techniques, noti anche come Nbt. Una settimana fa però la commissione agricopltura della Camera, dopo l’ok del Senato, ha messo una serie di paletti affinchè il nuovo disegno di legge non fosse un cavallo di troia per reintrodurre una pratica vietata anche dall’Unione Europea.

Gli organismi geneticamente modificati sono organismi viventi che possiedono un patrimonio genetico modificato tramite tecnologia del DNA ricombinante, che consentono l’aggiunta, l’eliminazione o la modifica di elementi genici.

25 associazioni ambientaliste e del settore agricolo, tra cui altragricoltura bio ed egalitè, si sono battute per stoppare un provvedimento che poteva ancora una volta trasformare il mondo agroalimentare, trasformare la produzione favorendo l’industria del cibo, a scapito delle piccole attività agricole, della filiera e della sicurezza alimentare. Il rischio maggiore infatti di questi organismi geneticamente modificati, studiati per resistere a pesticidi ed erbicidi utilizzati in agricoltura in alcune parti del mondo, è che per aumentare la produzione portino sulle nostre tavole veleni e pesticidi, impedendo allo stesso tempo agli agricoltori di avere un controllo sui sementi e favorendo la grande industria, che potrebbe imporre i propri principi liberistici.

Senza le precisazioni della commissione agricoltura della camera, che nelle sue osservazioni ha espressamente vietato che queste nuove tecnologie, gli nbt, possano diventare un modo per bypassare i divieti sugli ogm, c’era il rischio di negare la possibilità agli agricoltori di svolgere attività quali il reimpiego delle sementi o lo scambio di parte del raccolto come sementi o materiale di moltiplicazione. Grazie all’apertura al dialogo con le organizzazioni agricole biologiche e contadine, le associazioni di tutela ambientale e dei consumatori da parte dei relatori incaricati, e al sostegno dei membri della commissione Agricoltura della Camera, questo tentativo è stato per il momento sventato.

I sostenitori degli OGM però non hanno tardato a manifestare il proprio dissenso. La Regione Lombardia, ad esempio, secondo quanto annunciato dal suo assessore all’alimentazione, Fabio Rolfi, sarebbe pronta a sperimentare le tecniche “Nbt” per l’agricoltura.

Allo stesso tempo questa decisione della camera dei deputati è stata bollata da alcuni come retrograda, antiscientifica e sorpassata dalla ricerca. C’è chi sostiene che essere contro gli nbt vuol dire essere contro la scienza e che non c’è nulla da temere dall’arrivo di queste nuove tecnologie. Eppure c’è una ricerca scientifica che dice il contrario. C’è una ricerca che mette in guardia da queste nuove tecnologie. Si può considerare scienza solo ciò che va nella direzione dei grandi interessi, marchiando tutte le ricerche che dicono il contrario come antiscientifiche? Che cosa è la scienza? Cosa dovrebbe prevalere? La sicurezza alimentare e la tutela della filiera agricola possono essere messe in secondo piano?

In questo contesto poi c’è anche il quadro internazionale che sta cambiando. Con la nomina negli stati Uniti del presidente Biden, potrebbe tornare a sedersi sulla poltrona di assessore all’agricoltura l’ex ministro di Obama, Tom Vilsack, nome gradito da grandi lobby e dal mondo del business e della finanza, ma poco amato dagli agricoltori a stelle e strisce. Le sue posizioni a favore degli OGM gli fecero attribuire il soprannome di Mister Monsanto. Nel corso della sua carriera politica ha inoltre rivolto molte accuse all’europa per la sua chiusura e i divieti imposti sugli OGM.

Insomma la battaglia per fermare gli OGM non è stata ancora vinta e rischia oggi di subire una nuova offensiva.

E’ in questo quadro che Iafue PerlaTerra tiene il suo Forum settimanale giovedi 21 gennaio 2021 interrogandosi su OGM? Quale scienza? Quale ricerca? In quale società?

Ne discutono nel Forum di giovedì sera 21 gennaio su Iafue PerlaTerra alle ore 18.45 tecnici, esperti, ricercatori.

Conduce: Fabio Sebastiani | redazionale di Gianluca Colletta, redazione Iafue | – Dario Dongo (esperto di diritto agroalimentare – autore di “OGM, la grande truffa) | Vincenzo Natoli ( ricercatore genetista) | Pietro Perrino (agronomo, genetista dir. CNR Bari – Istituto per la conservazione del germoplasma) | Giuseppe Russo (studente universitario, coordin. Giovani Contadini) | Monica Disisto (Fairwatch) | Miriam Corongiu (Altragricoltura) | Gianni Tamino (biologo, corso di specializzazione di Bioetica Università di Padova) | Gianni Fabbris (Alleanza Sociale per la Sovranità Alimentare).

Link all’evento

Per seguire la diretta collegarsi a partire dalle ore 18:45 sulla pagine Facebook di Iafue perlaTerra