dopo il CORONAVIRUS, l’ESTATE 2020 avrà come NEMICO l’ANTICICLONE AFRICANO

articolo tratto da ilmeteo.it (vedi l’originale)

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Meteo: dopo il CORONAVIRUS, l’ESTATE 2020 avrà come NEMICO l’ANTICICLONE AFRICANO, ecco le PREVISIONI

L’estate 2020 di preannuncia davvero anomala rispetto al passato. A causa dell’emergenza coronavirus dovremo molto probabilmente ancora fare i conti ancora con mascherine distanziamento sociale. Ma ci sarà anche un nemico dal punto di vista climatico.
Scopriamo subito quale e le possibili conseguenze sulle vacanze degli italiani.

Negli ultimi giorni l’attenzione di tutti è rivolta non solo alla FASE 2, ormai immimente, ma alla FASE 3, ovvero quella che dovrebbe comprendere le ferie estive degli italiani.

Ebbene, dal punto di vista scientifico ed epidemiologico qualche speranza arriva dal virologo Burioni secondo cui “il clima è qualcosa di molto complesso. Nel nostro paese i virus respiratori circolano di meno durante l’estate, speriamo che questo non faccia eccezione e ci dia un po’ di tregua”.

Premesso questo, non potranno mancare importanti misure atte a mantenere il distanziamento sociale e a prevenire una possibile seconda ondata di contagi.
Sono diverse le regioni che stanno già studiando delle modalità per consentire l’ingresso alle spiagge: si va dagli accessi a numero limitato in aree perimetrate, al controllo della temperatura corporea prima dell’entrata, ai controlli con droni vigili tra i bagnanti.
Di questo si parlerà sicuramente in maniera più approfondita nelle prossime settimane, magari con un decreto ad hoc, quando il quadro sanitario ed organizzativo sarà più chiaro.

Il “nemico” in più che rischia di rendere insopportabile una situazione già di per sé complicata, potrebbe essere il famigerato anticiclone africano. Gli ultimi aggiornamenti del Centro Europeo confermano infatti per tutti e tre i mesi estivi una presenza abbastanza invadente dell’alta pressione nord-africana, su buona parte del bacino del Mediterraneo.

Quali potrebbero essere gli effetti?
– TEMPERATURE: sopra le medie già dal mese di giugno, quando cioè l’estate inizierà a scaldare i motori, poi caldo intenso tra luglio e agosto: la mappa sottostante è abbastanza eloquente, stiamo parlando di anomalie fino a +2°C rispetto alle medie di riferimento.
– AFA: la massa d’aria calda in arrivo dal continente africano si arricchirà di umidità transitando sui nostri mari. Questo inciderà sui tassi di umidità, provocando un maggior disagio a livello fisico.
– SICCITÀ: quello che più ci preoccupa è il rischio concreto di un blocco atmosferico con l’alta pressione a fare da scudo alle perturbazioni che sarebbero così costrette a scorrere lontano dal bacino del Mediterraneo. Nella pratica ciò si tradurrebbe nell’assenza prolungata di piogge, con un elevato rischio di siccità.
– EVENTI METEO ESTREMI: il surplus di calore presente in atmosfera potrebbe fornire il “carburante” necessario per lo sviluppo di imponenti celle temporalesche in grado di generare forti colpi di vento e furiose grandinate.