Si è insediato il tavolo nazionale di filiera sulla cerealicoltura a Roma. Fabbris guida la delegazione

ALTRAGRICOLTURA
Confederazione per la Sovranità Alimentare

CONFEDERAZIONE LIBERIAGRICOLTORI

Com. stampa – Roma 21 dicembre 2018

“Fabbris al Tavolo col Ministro Centinaio: Bene il tavolo di filiera nazionale sul Grano/pasta come luogo di confronto fra gli attori sociali. Ora, perché non fallisca, la politica faccia da garante con le riforme”.

Si è tenuto ieri a Roma presso la Sala “Agricoltura” del Ministero delle Politiche Agricole l’incontro convocato dal Ministro Centinaio per costituire il Tavolo Nazionale di Filiera su Grano e Pasta. Presenti tutti gli attori della filiera (dai rappresentanti della GdO, agli Esercenti, ai Sementieri, Ismea, I trasformatori della Pasta con ItalMopa, alle Organizzazioni Professionali Agricole).
Gianni Fabbris (Coordinatore Nazionale di Altragricoltura) ha guidato la delegazione di LiberiAgricoltori di cui è componente della Presidenza Nazionale. Con lui era presente Domenico Viscanti cerealicoltore del Movimento Riscatto, presidente del SICER (Sindacato Ceralicotori) e protagonista con un folto numero di agricoltori di Puglia e Basilicata di alcune delle più avanzate esperienze di filiera e di produzione in campo con la realizzazione del marchio del “Grano Appulo Lucano”.
Al termine dell’incontro LiberiAgricoltori ha prodotto un comunicato che inviamo sottolineando che per LiberiAgricoltori e Altragricoltura, pur in una logica di Alleanza con tutti gli attori del ciclo di ricerca/produzione/trasformazione/distribuzione/consumo del grano, gli interessi degli agricoltori e dei consumatori vanno assunti come centrali per rilanciare il ruolo della cerealicoltura italiana. “Non c’è grano italiano se non c’è una azienda agricola cerealicola forte in un tessuto territoriale in cui il grano italiano torna ad essere uno dei perni centrali per restituire equilibrio e sicurezza a territori che per millenni lo hanno prodotti”, ha sostenuto Fabbris, invitando il Ministro Centinaio a garantire quello che fin qui la politica non è riuscita o non ha voluto garantire: una funzione di garante dei rapporti economici nelle filiere.
“Non esiste libero mercato senza la libertà e la responsabilità sociale dell’impresa nello scegliere cosa e come produrre. Perché questo accada occorre impedire il proliferare i cartelli speculativi che considerano gli agricoltori italiani come dei “prestatori d’opera ridotti ad essere dei cottimisti” come vorrebbe, per esempio, chi sta dietro la SIS con la speculazione sul Grano Cappelli.
Al Ministro, Fabbris, dichiarando la disponibilità a sostenere ogni sforzo nella direzione della costruzione di un tavolo che porti trasparenza partendo dal metodo della Contrattazione Interprofessionale, ha chiesto misure di Riforma per “riequilibrare i poteri nelle filiere” permettendo, cosi, una contrattazione a carte non truccate.
Annunciando al Ministro la documentazione che sta per essere depositata presso la Corte di Giustizia Europea e l’Antitrust sulle distorsioni operate nella filiera con la speculazione sul Grano Cappelli e l’invio di un documento articolato di LiberiAgricoltori con le proposte sulla cerealicoltura, la delegazione di LiberiAgricoltori con Domenico Viscanti ha invitato il MInistro alle prossime iniziative che saranno messe in campo sulla cerealicoltura a partire dalla convocazione del Secondo Forum del Grano ed alla presentazione dei molti percorsi d’impresa che si stanno sviluppando a sostegno dei ceralicoltori, dei cittadini e del territorio a cavallo fra la Puglia e la Basilicata.

Segue il comunicato stampa di LiberiAgricoltori

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“Bene il tavolo di filiera sul Grano/pasta come luogo di confronto fra gli attori sociali. Ora, perché non fallisca, serve che la politica faccia da garante con le riforme”.

CONFEDERAZIONE LIBERIAGRICOLTORI

Roma, 21 Dicembre 2018

Una delegazione di LiberiAgricoltori guidata da Gianni Fabbris della presidenza nazionale di LiberiAgricoltori, ha partecipato ieri all’incontro convocato dal Ministro Gian Marco Centinaio mentre la crisi di prezzo al campo continua a pesare pericolosamente sul futuro delle aziende cerealicole.
“Abbiamo preso atto con interesse della proposta del Ministro di avviare uno spazio di confronto su uno dei comparti strategici non solo per il nostro agroalimentare ma per l’intero Paese e apprezziamo l’obiettivo di favorire il confronto fra i diversi soggetti impegnati nella filiera come quello di dare vita, finalmente, ad una Commissione Unica Nazionale (CUN) che può essere uno strumento importante per ricondurre a trasparenza le relazioni all’interno della filiera e rilanciare il comparto ” Ha commentato Gianni Fabbris durante l’incontro sottolineando, al tempo stesso, alcune condizioni che LIberiAgricoltori considera fondamentali per la riuscita dell’impresa.
“La trattativa sul prezzo non può essere lasciata solo alla responsabilità di chi compra e vende (se cosi fosse non ci sarebbe bisogno di una filiera del grano/pasta presso il Ministero perché basterebbero già le borse merci), soprattutto quando il mercato del grano e della filiera ci consegna valori assolutamente irrealistici che penalizzano fortemente i produttori e gli utenti finali ma deve essere accompagnata da un ruolo forte delle istituzioni e della politica per riequilibrare gli squilibri con norme e iniziative di riforma che accompagnino lo sviluppo economico”.
Gianni Fabbris ha indicato 4 priorità concrete su cui ha chiesto al Governo di assumere impegni: 1) Una Riforma delle norme sulla trasformazione industriale del grano ferma agli anni ’60 adeguandola alle nuove istanze sociali, ai contenuti tecnologici moderni ed alle istanze del nuovo rapporto domanda/offerta nazionale e internazionale; 2) Un piano forte di iniziative in difesa della produzione del grano italiano investendo in una ricerca legata al rilancio delle nostre produzioni caratteristiche ed all’accesso garantito ai semi del nostro patrimonio fitogenetico; 3) Una iniziativa forte che offra garanzie di sicurezza alimentare; 4) Il sostegno concreto agli agricoltori ed alle aziende produttive che rimangono la prima garanzia di tutela del patrimonio cerealicolo nazionale.
Gianni Fabbris ha chiesto al Ministro di intervenire per mettere fine alla “vergognosa speculazione avviata con la privatizzazione e il trust del Grano Cappelli; non si può parlare di difesa del grano italiano e di valorizzazione della filiera mentre una società sementiera con molti conflitti di interesse impone il trust su una delle eccellenze frutto del lavoro di generazioni di cerealicoltori italiani”. Fabbris, annunciando sulla vicenda del grano Cappelli una iniziativa all’antitrust ed alla Corte di Giustizia Europea ha chiesto al Ministro “che la politica recuperi quel ruolo super partes e di garante della libertà di impresa e del mercato indispensabile perché un obiettivo forte come quello del “tavolo di Filiera Nazionale su Grano/pasta abbia il risultato positiva che merita. Quel ruolo che con l’assegnazione del controllo sulla commercializzazione del Grano Cappelli da parte del CREA (avvenuto con la gestione del Ministro Martina) la
politica ha dimostrato di non saper assolvere”.