Questa mattina abbiamo trovato un segnale che non lascia alcun dubbio sulla precisa volontà di arrecarci un danno in riferimento all’incendio di domenica.
La nostra vasca dell’acqua è stata ritrovata sul piazzale, posizionata al contrario. Senza acqua niente agricoltura? Vi vutamu sutta e supra? Altro? Agli specialisti l’arduo compito di decifrare la simbologia del gesto.
Da oltre un anno a parte noi e gli amici che ci vengono a trovare non si era più introdotto nessuno e ci sembra doveroso comunicarvi quanto sta accadendo perché nessun gesto intimidatorio può essere sottovalutato.
Siamo sereni e determinati nel continuare il nostro impegno che è frutto non certo di un solitario “super eroe” ma della coesione di un gruppo di giovani agricoltori coscienti e consapevoli delle difficoltà che quel territorio e l’agricoltura siciliana in genere stanno vivendo ed è proprio nella solidarietà reciproca e nella comunione d’intenti che crediamo risieda la soluzione.
Cogliamo l’occasione per rendere noto che episodi analoghi vengono quotidianamente vissuti da tanti altri agricoltori e ci auspichiamo si possa trovare un percorso comune e condiviso per uscire dalla crisi di settore riscoprendo un nuovo modo di fare agricoltura. Che sia etico, sostenibile e che guardi realmente al futuro nell’ottica di una comunità solidale e della sovranità alimentare.