Il Comitato per la Difesa delle TerreJoniche, rafforzato dalla mobilitazione di ieri,
al termine della mattinata di mobilitazione decide:ultimatum al governo ed alle due regioni altrimenti sarà mobilitazione dura.
E intanto non andiamo a votare
I cittadini alluvionati delle aree del metapontino e del tarantino con la giornata di ieri hanno dimostrato di saper essere uniti, determinati e decisi intorno ad obiettivi comuni: messa in sicurezza del territorio e risarcimenti a chi ha avuto i danni (siano esse famiglie di privati o attività economiche).
Il Comitato per la Difesa delle TerreJoniche ha dimostrato, ancora una volta, di saper interpretare il sentire e le istanze dei cittadini colpiti e di essere sempre più punto di riferimento per il territorio.
In particolare, l’appello fatto vivere in questi giorni in tanti incontri e riunioni nei diversi centri colpiti (Bernalda, Ginosa paese, Ginosa Marina, Marconia, Metaponto e Scanzano) è stato recepito: stare insieme senza dividersi fra lucani e pugliesi, agricoltori, commercianti, artigiani, dipendenti o disoccuppati.
Cosi è stato possibile costruire l’Alluvione Tour di ieri che si è snodato intorno a quattro tappe tematiche: i danni delle alluvioni precedenti a quella del 7 Ottobre e le ferite ancora aperte dal Marzo 2011, le vittime di questi ultimi due anni e il rischio delle prossime, i problemi dell’assetto idrogeologico, delle opere inutili o sbagliate e della loro gestione affidata ad Enti inutili o gestiti solo per mungere denaro pubblico senza offrire servizi efficienti, i drammi dei danni a famiglie ed attività economiche in ginocchio e sempre più esposte. Un percorso fra la morte e i drammi dell’alluvione rivolto ancora una volta a chiedere risposte alla politica ed a chi le risposte le deve dare.
In effetti alla fine della mattinata alcuni degli interlocutori cui il Comitato si era rivolto sono intervenuti per darci alcune risposte: il candidato presidente del Movimento 5Stelle alla Regione Basilicata (piernicola Pedicini), il rappresentante di SEL Eligio Iannuzziello , l’Assessore Provinciale Gianni Rondinone, il deputato PDL Cosimo Latronico e l’Assessore Regionale all’agricoltura di Basilicata Nicola Benedetto, sono intervenuti per dare sostegno alla piattaforma e contribuire dando conto delle loro iniziative.
In particolare Cosimo Latronico e il rappresentante di SEL (a nome degli On.li Duranti, Puglia, e Placido, Basilicata) hanno ribadito la loro disponibilità a lavorare insieme agli altri parlamentari per sollecitare risposte dal Governo Nazionale, il candidato Piernicola Pedicini ha assicurato la vicinanza agli alluvionati, l’Assessore Rondinone ha ribadito l’impegno della Provincia di Matera e del suo Presidente. L’Assessore Regionale all’Agricoltura della Puglia (Nardoni) non è intervenuto, cosa che il portavoce Fabbris ha giudicato negativamente (anche se lo stesso Fabbris insieme ad una delegazione di agricoltori pugliesi lo ha incontrato nei giorni scorsi) mentre è intervenuto l’Assessore all’agricoltura della Regione Basilicata che ha sostenuto la vertenza concordando su molti dei punti posti e ricordando una serie di iniziative messe in campo in queste settimane.
“Ciò non di meno” ha commentato Fabbris nella assemblea finale della sera tenuta alle 18 nella Sala del Comune di Scanzano Jonico “non ci sono sostanziali novità rispetto alle questioni che abbiamo posto ed a oltre 40 giorni dall’alluvione dell’Ottobre non si hanno certezze nè sull’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri ne su finanziamenti certi per dare soddisfazione al territorio ed alle famiglie ed attività colpite e, per questo ” aggiunge sempre Fabbris ” la nostra proposta ai cittadini colpiti ed al territorio non può che essere quella di non recarsi alle urne”.
Il Comitato per la Difesa delle TerreJoniche ha raccolto in questi circa quindici giorni di iniziative 487 certificati elettorali di cittadini che hanno già deciso di non votare e invita gli altri a disertare le urne.
Sempre Fabbris in assemblea “Compito delle classi dirigenti è di dare risposte ed offrire soluzioni, compito dei cittadini è di avanzare proposte e rivendicare diritti; se le risposte non ci sono è nel nostro diritto non esprimere il consenso ed, in questo caso invitiamo a non votare”.
All’assemblea della sera sono intervenuti anche alcuni rappresentanti istituzionali di territorio; in particolare, Antonio Stigliano e Nicola Tauro per la Provincia di matera, Antonio Melidoro coordinatore per l’ANCI dei Consigli Comunali del Metapontino e i sindaci di Policoro (Rocco Leone) e di Scanzano Jonico (Salvatore Iacobellis).
Con loro l’assemblea ha deciso come proseguire la vertenza: entro quindici giorni dovranno essere date risposte certe dalle due Regioni e dal Governo Nazionale se cosi non sarà il Comitato per la Difesa delle TerreJoniche annuncia fin da ora la prossima fase della mobilitazione che, chiarisce il Comitato “Non potrà più essere una passeggiata ma, a dieci anni dalla mobilitazione vittoriosa di Scanzano Jonico contro il deposito unico di scorie nucleari, ci vedrà tornare in campo con tutta la forza e la determinazione possibile per tornare a vincere, questa volta non contro qualcosa ma per la difesa del territorio e le sue comunità”.