TJ. Alluvione di Ginosa, i geologi pugliesi chiedono più pianificazione.



Ci risiamo. Ritorna l’incubo del maltempo e con lui quello delle piogge e delle bombe d’acqua.
A due anni e mezzo dall’esondazione nel Metapontino la situazionerimane critica per lo stato di manutenzione del territorio e quindi pericoloso sopratutto per quelle famiglie che abitano ai piani bassi e per le aziende agricole.
Quasi ridicolo a pensarci per le mille battaglie che il Comitato per la Difesa delle TerreJoniche ha condiviso e portato avanti in tutti questi mesi.
Ci auguravamo che la lezione fosse servita da monito e invece nulla.
L’otto ottobre 2013 si è parata dinanzi un’apocalisse.
Uno scenario che non avremmo voluto riproporre ma che stamattina ci lascia ammutoliti e tristi contando i dispersi, le vittime e il danno alle attività economiche e private.
Nonostante come ha sottolineato Gianni Fabbris, portavoce del Comitato, “Quello che è accaduto in queste ore nelle campagne del metapontino a cavallo fra puglia e basilicata è stato completamente diverso dall’esondazione del 2011, determinata soprattutto da un’ondata di piena che portava l’acqua da monte (dove aveva molto piovuto riempendo le dighe) verso valle, dove una serie di concause (ponte sulla Jonica, canali orstuiti, pompe che non funzionavano, scirocco che ributtava l’acqua nei fiumi) determinò un effetto terribile, e ci siamo trovati di fronte ad una pioggia continua e localizzata nel tratto verso la foce, i danni provocati sono ingenti, soprattutto nei centro storici e nelle strade.”
Sono cadute in 6 ore 180 mm di acqua tanto quanto ci si aspetta in sei mesi e il dissesto idrogeologico è emerso in tutta la sua gravità rilevando la nostra vulnerabilità.
Comuni di Montalbano, Montescaglioso, Nova Siri, Pisticci Policoro, Pomarico, Scanzano jonico, Tursi e Bernalda in ginocchio. Il parco archeologico di Metaponto nuovamente allagato. Ponti distrutti. Stazioni prive di qualsiasi collegamento.
Le aziende dei nostri agricoltori che si stavano lentamente rimettendo in piedi nuovamente in ginocchio.
Lo avevamo già annunciato nell’Alluvione Tour del 09 novembre del 2011 (apri link) che se non si fosse messo n sicurezza il territorio avremmo pianto i nostri morti.
Oggi è il tempo del lutto, del soccorso e della solidarietà e quello della conta dei danni
 

VENERDI 11 Ottobre è il tempo della risposta: 
MAIPIU IMPUNITI PER UN DISASTRO FIN TROPPO ANNUNCIATO 

ore 17 Motel San Marco, Strada statale 175 di collegamento fra Metaponto e Matera, il Comitato per la Difesa delle TerreJoniche chiama all’assemblea le popolazioni e le istituzioni dei paesi colpiti di Puglia e Basilicata dal più annunciato dei disastri.
Mai più resterà impunita la responsabilità di chi non ha voluto capire e non ha voluto vedere.
Tutte e tutti di nuovo insieme e uniti per organizzare la più forte ed efficace risposta per difendere diritti e dignità dei cittadini, delle comunità, del territorio e delle istituzioni.
Vi aspettiamo