Latte Tossico: Usl Umbria, garantita qualita’ produzioni

Pubblicato su asca.it (vedi articolo originale)

Perugia, 21 giu – Le produzioni lattiero-casearie prodotte nei caseifici dell’Umbria rispondono alle piu’ severe norme igienico-sanitarie previste dalla legge a garanzia del consumatore finale, e cio’ anche grazie al Piano Regionale di controllo sulle aflatossine deliberato dalla Regione ed applicato dai servizi veterinari delle aziende sanitarie. Lo sottolinea in una nota l’unita’ operativa di Igiene degli Allevamenti e delle Produzioni Zootecniche del Dipartimento di Prevenzione della Usl Umbria 1 in riferimento al latte contaminato da tossine distribuito da una ditta di Udine a numerose aziende italiane, tra cui anche un caseificio umbro. L’evento citato dai media si riferisce al mese di novembre del 2012, si legge ancora, il caseificio di Bettona che aveva acquistato latte da un consorzio di allevatori di Udine, adottando tutte le procedure di controllo interne previste per legge, aveva individuato la non conformita’ della materia prima ed aveva correttamente isolato ed escluso dalla vendita tutto il formaggio prodotto garantendo la propria clientela. ”Dopo che il NAS di Udine segnalo’ la commercializzazione di latte non conforme effettuata dalla Cospalat di Udine – spiega Massimo Chiovoloni, responsabile della unita’ operativa di igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche della USL Umbria 1 – il nostro servizio, in collaborazione con il N.A.S. di Perugia, il 12 novembre 2012 fece un sopraluogo nell’azienda per procedere al sequestro dei prodotti lattiero-caseari non conformi acquistati e constato’ che il caseificio aveva gia’ escluso dalla vendita tali prodotti, riscontrando anche una perfetta gestione aziendale della tracciabilita’ delle produzioni interne”. ”Queste precisazioni sono importanti – aggiunge Chiovoloni -per rassicurare i cittadini sulla qualita’ del latte e dei formaggi prodotti in Umbria, e anche per evitare che venga in qualche modo penalizzato un nostro caseificio, che e’ stato coinvolto suo malgrado nella vicenda, ma che in realta’ non presenta alcuna irregolarita’ ed anzi, ha dimostrato di adottare costantemente delle procedure interne previste dal proprio manuale di autocontrollo che, insieme ai ripetuti controlli effettuati dal medico veterinario dell’azienda sanitaria, fanno si’ che le produzioni commercializzate siano garantite dal punto di vista igienico-sanitario”.