Sottoscritto accordo di filiera “Born in Sicily”, volto al rilancio della zootecnia iblea

Pubblicato su Radiortm (vedi articolo originale)

E’ stato sottoscritto l’ accordo di filiera sul “Born in Sicily” per tutelare gli allevatori e rilanciare la zootecnia iblea (n.r. Ibleo, nella moderna accezione sta per ragusano, deriva da Ibla, antica città della Sicilia, che oggi corrisponde a Ragusa). E’ stato fatto un passo molto importante per il rilancio di un settore economicamente in crisi ma di fondamentale importanza per l’economia siciliana! Così afferma Orazio Ragusa e ricorda che: “L’accordo di filiera è lo strumento per intervenire concretamente in favore degli agricoltori che, col proprio lavoro e la propria terra, producono beni made in Sicily. Chi far parte del sistema filiera potrà beneficiare di aiuti pubblici o interventi regionali come ad esempio la Legge KM 0, per la realizzazione del catalogo promozionale dei prodotti regionali agroalimentari ed i cui iscritti saranno collegati alla ristorazione ospedaliera, alla refezione scolastica, alle filiere corte e agli altri accordi di filiera sul BORN in SICILY. Sempre all’interno dello stesso accordo viene inserito, continua Orazio Ragusa: il prezzo minimo del latte fissato per 42 centesimi + IVA per il latte bovino e di 80 centesimi + IVA per il latte di pecora.”

La zootecnia siciliana ha subito negli ultimi anni un processo di contrazione fortissimo che ha determinato l’abbandono dell’attività di molti allevatori disorientati e gravati sia dalla politica comunitaria che dalle crisi congiunturali,nonché schiacciati dall’assenza di un prezzo di riferimento del latte. Adesso finalmente si è svoltato pagina attraverso azioni concrete di rilancio. Conclude Orazio Ragusa.