fonte: lanuovasardegna.it (vedi articolo originale)
L’idea l’hanno data recentemente le Nazioni Unite proclamando il 2014 “Anno internazionale dell’Agricoltura familiare” nell’ambito della mobilitazione popolare che va avanti da sei anni per la tutela dell’ecosistema. L’appello non poteva non attecchire in una consistente fascia di cittadini del Medio Campidano che hanno insita nella loro tradizione sociale ed economica la cultura e la coltura della terra. E non poteva non suonare come musica per il presidente della Provincia, Fulvio Tocco, che di agricoltura si nutre praticamente da quando è nato e ne ha fatto il cavallo di battaglia della sua attività amministrativa, prima da sindaco di Serrenti e poi da presidente di Provincia. E adesso si è reso ispiratore di una nuova avventura contadina. L’assist delle Nazioni Unite ha portato in questi giorni alla nascita di “Eterra”, associazione promossa nel Medio Campidano da un gruppo di lungimiranti imprenditori agricoli e professionisti del settore che hanno deciso di prestare parte del loro impegno per favorire la “educazione alla terra” anche da parte di coloro che con l’attività rurale non hanno mai avuto a che fare. La parola d’ordine che ha fatto scattare la molla della partecipazione è stata che “ecologia”, intesa nelle sue diverse sfaccettature, dalle più complesse a quelle più a portata di mano, soprattutto quando si vive nei piccoli paesi (ma anche nei centri più grossi) come quelli che costituiscono per gran parte la provincia mediocampidanese. Come ad esempio riprendere a coltivare un orticello nel cortile di casa per una produzione fai da te del minimo fabbisogno familiare. «L’ecologia e il ritorno alla terra – sostiene Fulvio Tocco –, costituiscono il futuro economico del nostro territorio e dell’intera Sardegna. Prepariamoci ad affrontarlo già da subito». Per questo l’associazione “Eterra” intende divulgare fin d’adesso con riunioni, assemblee e opuscoli d’indirizzo i dettagli dell’anno internazionale della terra proclamato dalle Nazioni Unite e promuovere di pari passo l’agricoltura familiare. Saranno coinvolte associazioni culturali di ogni paese “al fine di innervare nelle comunità locali il valore e l’insostituibile funzione della cultura della terra”. Il comitato promotore di “Aterra” è composto da dieci imprenditori agricoli, che saranno affiancati da un Comitato scientifico di tre professionisti.
di Luciano Onnis