TJ. Alluvione Basilicata: primi risultati, 14,5 milioni per l’ordinanza. Puglia: niente, indetta la mobilitazione a Bari

Sala Consigliare, Comune di Bernalda

Alluvione di Marzo
Basilicata: in via di definizione l’ordinanza con l’accordo fra Governo e Regione
Puglia: tutto tace

Risoluzioni dell’assemblea del Comitato TerreJoniche di sabato sera
“Soddisfatti dell’annuncio dell’Assessore Rosa Gentile, che conferma la disponibilità di oltre 7 milioni di Euro da parte della Regione Basilicata che si sommano ai 7 stanziati sulla manovra nazionale.  Delusi dall’assenza di risposte dalla Regione Puglia i cui cittadini continuano a non avere alcuna prospettiva di soluzioni”. Nuove iniziative.

Si è tenuta sabato sera nella sala consigliare del Comune di Bernalda l’assemblea del Comitato per la Difesa delle Terre Jonniche, convocata dopo la riuscita manifestazione di Roma. All’assemblea, oltre i cittadini da sempre riuniti nel Comitato Terre Joniche, hanno partecipato anche quelli del Comitato Alluvionati del Metapontino e quelli per la Difesa dei Giardini di Grassano, a segnare, se ancora ce ne fosse bisogno, la capacità del processo di partecipazione popolare in atto da molti mesi nei territori alluvionati di produrre unità e coesione; unità e coesione fra i cittadini, le molte associazioni ed organizzazioni che ne accettano e riconoscono la centralità del loro protagonismo democratico e le istituzioni.
Presenti, ancora una volta, sindaci, province, Consiglieri Regionali, eletti e la Regione Basilicata, l’assemblea è stata convocata a undici giorni dalla manifestazione di Roma. L’assemblea di sabato sera, arrivata dopo dieci giorni dalla manifestazione di Roma e quando iniziano gli otto mesi dall’alluvione di Marzo, ha fatto il punto cercando di capire se gli impegni erano e sono stati mantenuti.
In effetti l’Assessore Rosa Gentile, a nome della Regione Basilicata, ha confermato che la Regione stessa aveva comunicato, il giorno 30, al Ministero dell’Economia, la disponibilità ad attivare circa 7 milioni e mezzo di risorse disponibili regionalmente che vanno ad affiancarsi ai 7 milioni di Euro resi nazionalmente disponibili dall’ultima manovra economica del Parlamento grazie all’emendamento proposto dal Se. Cosimo Latronico. Ora, dunque, sono disponibili 14 milioni e mezzo di Euro per la Basilicata (la grandissima parte per le misure di messa in sicurezza del territorio) da computare al lavoro che dovrà fare il Commissario straordinario che non potrà più essere rinviato. Risorse che sono solo una piccola parte dei centinaia di milioni di Euro necessari e che riguardano (per ora solo un aspetto senza affrontare i problemi delle aziende e delle famiglie danneggiate) ma che sono, comunque, un punto di partenza decisivo ascrivibile all’impegno di tutti quanti si sono attivati, sollecitato con determinazione dall’azione dei cittadini organizzati nel Comitato.
Il Comitato ha dato atto al Presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo ed all’Assessore Rosa Gentile coordinatrice della Cabina di Regia sull’emergenza alluvione di essere sulla strada giusta per raggiungere gli obiettivi che tutti ci attendiamo. Obiettivi, ricordiamo ancora una volta, che sono sia la messa in sicurezza del territorio , sia il risarcimento per i danni subiti, possibili se si modifica la norma nazionale che affida alla tassa sulle disgrazie la soluzione dei problemi per i cittadini e se, nel frattempo, si trova una mediazione fra governo nazionale e regioni sulla base del principio per cui “ognuno ci mette qualcosa”.
L’assemblea ha espresso soddisfazione per i passaggi che si stanno consumando in Basilicata ma, anche, stupore e disappunto per l’assenza di risposte per la Regione Puglia, dove non abbiamo notizie  ne di stanziamento di risorse nazionali ne da parte della Regione Puglia.
L’assemblea ha visto gli interventi, fra l’altro del Sindaco di Bernalda Leonardo Chiruzzi (che ha portato anche il messaggio di sostegno del Presidente dell’ANCI Basilicata Vito Santarsiero), di altri rappresentanti dei Comuni Lucani e Pugliesi, dei Consiglieri Regionali di Basilicata Nicola Benedetto e Luca Braia, dell’Assessore provinciale di Taranto Teresita Galeotta e cui il Senatore Latronico ha inviato un messaggio in cui confermava la direzione del lavoro per emettere l’ordinanza.
Nella loro piena autonomia,, i cittadini presenti, dopo aver ascoltato i contributi degli ospiti e gli  interventi di Gianni Fabbris, Ernesto Carrera e Mimmo Prencipe per il Comitato TerreJoniche e di Raffaello Mangione Presidente del Comitato per la difesa dei giardini di Grassano, su proposta di Patrizia Bitetti (che ha coordinato la serata a nome del Comitato) ha votato per alzata di mano ed all’unanimità, le seguenti decisioni:
–          Per la Basilicata: di attendere entro mercoledì l’emissione dell’ordinanza, predisponendoci, in caso contrario a scendere in strada con ulteriori iniziative di mobilitazione; nel frattempo viene chiesto un incontro con i capigruppo del Consiglio Regionale di Basilicata per avere da loro le garanzie che (oltre i 14 milioni di Euro disponibili per la messa in sicurezza del territorio) siano stanziate ulteriori risorse urgenti per garantire le aziende e le famiglie colpite
–          Per la Puglia: di attivare una fase di agitazione che avrà inizio con una iniziativa a Bari per il giorno 7 Ottobre in cui saranno invitati tutti i consiglieri e le parti sociali che condividono l’impostazione del Comitato e proseguirà con un presidio di lotta presso la Presidenza della Regione Puglia dai giorni successivi. Obiettivo: chiedere che anche per la Puglia si dia seguito alla mediazione fra  Governo e Regione Puglia
–          Di incrementare l’iniziativa rivolta al Presidente della Repubblica ed al Parlamento per cambiare il decreto milleproroghe modificando la norma sulla tassa delle disgrazie. Di promuovere una forte azione di documentazione e di controinformazione dell’opinione pubblica su quanto sta accadendo nel territorio promuovendo una giornata di sensibilizzazione e controinformazione chiamata “ALLUVIONE TOUR” cui invitare giornalisti, associazioni e istituzioni a visitare il luoghi dell’alluvione di Marzo, raccogliendo con la propria mano e le testimonianze ed i documenti su quanto è accaduto e sui rischi in corso.