Prendiamo le distanze sul dopo manifestazione del 7 gennaio:
evitate di strumentalizzare gli agricoltori vestendoli di gilet e cappellini.
Il 14 gennaio conferenza stampa a Bari in Via Giulio Petroni (Hotel Excelsior)
Aderiamo alle mobilitazioni del Movimento Riscatto e di altre associazioni e diffondiamo una lettera aperta agli agricoltori, agli eletti e ad Emiliano: l’agricoltura ha bisogno di riforme, di libertà e coraggio e non di strumentalizzazioni, di cappellini e gilet colorati.
Comunicato e invito alla stampa
Bari, 12 gennaio 2019
Il Presidente Nazionale della Confederazione Italiana LiberiAgricoltori, Iacopo Becherini, ha inviato un messaggio al Ministro Centinaio in cui prende le distanze da come è stata gestita l’iniziativa all’indomani della manifestazione a Bari denominata dei “gilet arancioni”. Lo rende noto il Presidente di LiberiAgricoltori Puglia, Angelo Candita, sottolineando alcuni passaggi della missiva. Scrive il Presidente di LiberiAgricoltori: “….. abbiamo aderito pensando che fosse una cosa seria, autoconvocata e in mano agli agricoltori. Purtroppo ci siamo presto accorti della strumentalizzazione portata avanti dai soliti noti…… A noi interessa risolvere i problemi e non fare moina, non interessa fare azioni politiche preparatorie di future elezioni contro questo o quel Presidente di Regione”. Riferendosi agli incontri che il Ministro Centinaio ha tenuto con alcune “autoproclamate” rappresentanze dei gilet arancioni ma che, in realtà hanno nomi precisi espressione di sigle sindacali nazionali ben note per aver gestito fin qui insieme alla politica tutte le scelte fondamentali dell’agricoltura regionale, il Presidente Becherini ricorda al Ministro “… i signori che Lei ha ricevuto negli ultimi due giorni hanno fallito gettando nella miseria l’agricoltura italiana”.
Con la stessa chiarezza del Presidente Becherini, il Presidente Regionale Puglia Angelo Candita e Gianni Fabbris (coordinatore Nazionale di Altragricoltura e componente la Presidenza Nazionale di LiberiAgricoltori) sottolineano: “Quello che sta accadendo dopo la manifestazione del 7 gennaio a Bari è una grande mistificazione; sta andando in scena lo scontro fra due cartelli sindacali (da una parte la Coldiretti e dell’altra quello di Agrinsieme) che nulla hanno a che fare con gli interessi degli agricoltori pugliesi ed è l’ennesimo tentativo di usare il malessere degli agricoltori”.
Fabbris e Candita si chiedono: “Dove erano i rappresentanti di Confagricoltura, CIA e Copagri quando la Regione Puglia ha adottarto le misure sul PSR, sulla Olivicoltura, Consorzi e sulle calamità? Non erano forse ai tavoli dove hanno condiviso tutte le scelte insieme anche alla Coldiretti? Quale è l’obiettivo vero di questo scontro di potere fra sigle sindacali che strumentalizzano gli agricoltori con manifestazioni contrapposte vestendoli gli uni con i gilet arancioni e gli altri con i cappellini gialli? Forse quello di ricattare la Regione per nuovi posti di potere?”.
“Gli agricoltori pugliesi hanno bisogno di risposte e non di passeggiate e di capri espiatori per lavarsi la coscienza. Risposte strutturali (non certo di qualche provvedimento marginale che aggiunge un po’ di soldi su olivicoltura e calamità) e che chiamano in causa le responsabilità (insieme) nazionali e regionali. L’Assessore Leonardo Di Gioia non può essere il capro espiatorio di una situazione di crisi che vede molte paternità e che, oggi, non ha bisogno di agnelli sacrificali ma di un cambio di rotta sulle scelte di politica agricola delle regioni, del Parlamento e del Governo Nazionale” sottolineano Fabbris e Candita chiedendo all’Assessore Di Gioia di continuare ad assicurare la gestione dell’Assessorato in una fase cosi delicata e per cui la Regione Puglia ha bisogno di un piano coerente di riforme e di interventi e non certo di tavoli improvvisati.
Molti sono i problemi che l’Agenda politica regionale deve mettere fra le sue priorità per affrontare, finalmente, i problemi della nostra agricoltura a cominciare dai tanti denunciati da tempo dai tanti sindaci e da quelle tante realtà associative vive e indipendenti del mondo agricolo che, in questi anni, non si sono rese responsabili della malagestione e della complicità in scelte che ci hanno portato nella crisi.
LiberiAgricoltori e Altragricoltura danno conto di aver dato l’adesione all’iniziativa convocata dal Movimento Riscatto e da altre Associazioni e Movimenti di base per una agenda di mobilitazioni forti a partire da quella sui Consorzi di Bonifica che avrà luogo in Puglia nei prossimi giorni.
Mobilitazione che parte dalla insostenibile situazione in cui si trovano aziende e cittadini che si stanno vedendo pignorare e bloccare beni e mezzi di lavoro per effetto di cartelle emesse senza che siano stati prestati servizi ma solo per ripianare debiti fatti da quei carrozzoni inefficienti e clientelari tenuti in piedi anche grazie alla condiscendenza e complicità di quelle Organizzazioni che oggi vorrebbero proporsi come nuove dietro ai colori di movimenti inventati a tavolino.
Mimmo Viscanti, cerealicoltore presidente del Movimento Riscatto, nell’annunciare la prossima mobilitazione degli agricoltori dichiara: “A partire dalla mobilitazione vincente contro l’IMU agricola, con il Movimento Riscatto abbiamo dato ampia dimostrazione di come si mette in campo l’unità e l’indipendenza degli agricoltori senza bisogno di strumentalizzazioni di sigle e oggi, mentre stiamo per tornare in campo con la mobilitazione, ci rivolgiamo alla politica ed in particolare agli eletti di Puglia ed al Presidente Emiliano: il problema non è scegliere fra un cartello sindacale o un altro ma quello di risolvere i problemi avendo il coraggio delle riforme. La prima riforma che serve ai cittadini ed agli agricoltori è quella della rappresentanza in agricoltura: basta con i ricatti alle istituzioni da parte dei burocrati sindacali, è il tempo di ascoltare gli agricoltori che non si metto la divisa di nessuno”.
Nella parte in cui si rivolge al Presidente Emiliano, la lettera aperta contiene una esortazione chiara: “apri il confronto alle istanze di riforma, ai soggetti istituzionali e associativi liberi e non farti ingabbiare nello scontro fra gilet e cappellini”
La stampa è invitata alla Conferenza stampa che si terrà alle ore 11 di lunedì 14 gennaio presso l’Hotel Excelsior in Via Giulio Petroni Bari. Alla Conferenza Stampa interverranno Gianni Fabbris, Angelo Candita e Mimmo Viscanti e sarà diffuso il testo di una lettera aperta agli agricoltori ed alle istituzioni pugliesi.
Questa la lettera inviata dal Presidente Becherini al Ministro Centinaio: