tratto da eco dello jonio (leggi articolo originale)
Il consigliere regionale Domenico Bevacqua interviene con una nota stampa:“La speculazione in atto sul prezzo del grano rischia di annientare i produttori calabresi. Le istituzioni devono agire tempestivamente”. È quanto dichiara il consigliere regionale Bevacqua, il quale così prosegue: “Come si desume dalla denuncia del presidente Molinaro della Coldiretti Calabria, in questi giorni di raccolta il grano viene ritirato al prezzo di circa 18 euro al quintale. Nettamente al di sotto del costo di produzione (mediamente attorno ai 28 euro). Nel contempo, giungono al porto di Bari, navi con grano canadese che, oltre al prezzo di 13 euro al quintale, presenta anche il notevole rischio di contenere pericolosi residui di glifosate.
Discorso analogo si può fare per le navi in arrivo navi da Kazakistan e Australia”. “L’articolo 62 del decreto legislativo numero 1 del 2012 – continua Bevacqua – obbliga alla forma scritta per i contratti dei prodotti agricoli. Oltre che ad un prezzo che non configuri condotta commerciale sleale. Qual è invece la determinazione attuale di prezzi inferiori ai costi sostenuti per la produzione”. “Presenterò nei prossimi giorni – conclude Bevacqua – una mozione volta a impegnare la giunta a rafforzare una strategia convinta di controlli nei centri nevralgici e sul grano utilizzato in Calabria, ridando il giusto valore alla nostra produzione cerealicola e difendendo la coltura tradizionale calabrese che muove un mercato importante, anche per garantire la sicurezza alimentare e la qualità dei prodotti”.