Serramarina, continua la protesta |
Patrizia Bitetti, Ernesto Carrera, Adele Costella a Marina di Ginosa nei locali parrocchiali di Piazza San Pio, Domenico Prencipe, Maria Urla e Agostino Dichio a Serramarina di Metaponto sono al IV giorno di sciopero della fame e cominciano ad accusare problemi di salute. Questa mattina il Comitato ha fatto una segnalazione ai Prefetti di Taranto e Matera per chiedere un intervento sanitario di supporto al fine di scongiurare ulteriori problemi di salute che, probabilmente, interverranno nelle prossime ore.
I sei che stanno facendo lo sciopero della fame supportati da tutto il Comitato per la Difesa delle Terre Joniche sono fortemente determinati a portare a casa il risultato atteso: la garanzia di avere l’ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri Berlusconi dovuta dopo che è stato dichiarato lo stato d’emergenza a seguito delle esondazioni dei fiumi del 1° e 2 Marzo scorso. A cinque mesi di distanza non vi è più alcuna ragione per negare le risposte ai cittadini e se ci saranno problemi per la sicurezza fisica di chi sta scioperando dovranno essere assunti direttamente da chi finora ha negato le risposte omettendo di compiere gli atti dovuti.
In questi giorni la prima fase dell’iniziativa in campo si è concentrata nel promuovere il massimo del sostegno allo sciopero della fame. I due presidi, che sono stati frequentati da numerosi cittadini che hanno portato la solidarietà e sottoscritto la petizione rivolta al Presidente della Repubblica, hanno ospitato diversi interlocutori istituzionali e politici. Fra gli altri, i Sindaci di Ginosa, Pisticci, Bernalda, Montescaglioso, Montalbano Jonico, i consiglieri regionali Pietro Lospinuso, Mario Venezia, Giuseppe D’Alessandro, Luca Braia, i parlamentari Filippo Bubbico, Maria Antezza, Carlo Chiurazzi, gli Assessori Provinciali Teresita Galeotta e Angelo Gabellano, il Presidente della Commissione Antiracket ed Antiusura di Basilicata Egidio Basile. Numerosi altri sono attesi in questi giorni e stanno inviando messaggi di solidarietà ed impegno. Particolarmente importante sarà l’azione nelle prossime ore di sostegno delle numerose Associazioni e Reti di cittadini in tutta italia e fra i lucanii e pugliesi all’estero chiamati a sottoscrivere l’adesione alle richieste del Comitato e dei cittadini direttamente impegnati nello sciopero della fame.
Ieri sera, alla presenza di numerosi sindaci e comuni del territorio è stata assunta la decisione di convocare per mercoledì sera alle ore 20 a Serramarina di Metaponto, i Consigli Comunali aperti a sostegno delle richieste del Comitato. Sarà un atto importante cui saranno chiamati alla partecipazione i cittadini e le forze sociali e sindacali tutte del territorio materano e tarantibno.
Intanto oggi (lunedì 25 Luglio) sono previsti due importanti passaggi nei confronti delle due Regioni Puglia e Basilicata. Gianni Fabbris, a nome del Comitato Terre Joniche ha inviato una richiesta formale ed urgente ai Presidenti delle commissioni Bilancio ed Attività Produttive della Regione Basilicata per chiedere una audizione per sapere se e quanto è previsto nell’assestamento di bilancio che va in approvazione da domani per gli interventi nell’area alluvionata. In Puglia alle ore 14 si terrà, finalmente, l’incontro presso la Regione convocato dall’assessore Fabiano Amati per valutare quali iniziative ulteriori mettere in campo per risolvere i problemi ancora aperti. “Diamo atto della dichiarazione dell’Assessore Amati di sostegno dell’azione dei cittadini in corso e della sua disponibilità ad operare per provare ad accelerare le risposte che da troppo tempo i cittadini, parteciperemo all’incontro di oggi con spirito operativo e per richiamare tutte le parti istituzionali e politiche a trovare una intesa ed un percorso comune” ha dichiarato Gianni Fabbris a nome di tutto il Comitato Terre Joniche. Questa sera. Lunedì 25 Luglio alle ore 20,30 tutto il Comitato si ritroverà a Marina di Ginosa nella piazzetta antistante il presidio in cui è in corso lo sciopero della fame per tenere una assemblea aperta con l’invito a tutte le istituzioni e le parti sociali a partecipare. In assemblea, come abbiamo sempre fatto in questi mesi, decideremo come andare avanti nei prossimi giorni. Una cosa è certa: la mobilitazione non si fermerà fino a quando non ci saranno le risposte.