Nelle TerreJoniche alluvionate può capitare che l’oleodotto dell’ENI che le attraversa (150 km dai pozzi diestrazione fino a Taranto, 60 cm di diametro, 1,5 mm di acciaio) si buchi ed, a fianco della SS Basentana inondi di petrolio i campi.
Può succedere che lo scoprano dei cittadini perchè, evidentemente, non c’è alcun sistema di controllo e rilevamento (e se, invece di essere a due passi dalla Basentana fosse accaduto in un luogo più isolato? e chi ci dice che non è già accaduto?).
Può succedere che l’ENI intervenga senza spiegare perchè è successo e senza informare il Comune ed i cittadini, violando i protocolli di gestione previsti per legge.
Ma l’ENI è l’ENI, porta sviluppo e progresso….se fosse stato uno di quegli agricoltori alluvionati di quel territorio sarebbe già stato perseguito a norma di legge….non vi voglio tediare con gli articoli del codice civile ma vi posso assicurare che agli agricoltori vengono imposte regole rigidissime per la gestione degli oli e dei carburanti.
Pene pecuniare e penali se spargi olio per terra o se, per esempio, la cisterna in cui tengono il gasolio non è munita (pensate un pò) del gocciolatoio …. Adesso è il tempo di incassare la bonifica dell’area sversata ma sta venendo il tempo di chiamare l’ENI alle responsabilità.
15 Marzo 2012: rottura dell’oleodotto
TerreJoniche