per lo spazio dell’Editoriale del 15 giugno 2021
proponiamo l’appello delle “Comunità Resistenti PerlaTerra“
Siamo Agricoltori, Pastori, Pescatori, Braccianti, Tecnici, Cittadini, Militanti Sociali, Uomini e Donne dei Mestieri, dell’Impegno civile, delle Istituzioni, dei Movimenti e delle Organizzazioni Sociali; condividiamo la prospettiva della Sovranità Alimentare come principio di democrazia e viatico per l’agroalimentare dei diritti di cui abbiamo bisogno e della società giusta che siamo quotidianamente impegnati ad edificare.
Ci siamo ritrovati nel processo di costruzione dell’Alleanza Sociale per la Sovranità Alimentare che proponiamo come spazio comune per dare vita al progetto che ci porti fuori dalla società della crisi economica, sociale, ambientale e di democrazia in cui ci ha ricacciato il capitalismo globalizzato.
Progetto per cui siamo impegnati a dare vita alla Nuova Riforma Agraria ed Agroecologica e che, sappiamo, nascerà dalla capacità di estendere le mobilitazioni per far crescere la consapevolezza sociale e premere nei confronti dei decisori politici, dall’impegno a costruire rete fra quanti già oggi mettono in campo le buone pratiche civili, economiche, culturali e produttive e da quanto saremo capaci a darci strumenti organizzativi capaci di sostenere il nostro sforzo e la nostra autonomia.
Insieme all’Alleanza abbiamo risposto all’Appello internazionale per tenere il 5 giugno scorso una mobilitazione in occasione della Giornata dell’Ambiente diffondendo il documento internazionale “Il pianeta al di sopra dei profitti – Una sola terra” e compiendo l’atto concreto e sacro per ogni contadino e per le nostre comunità rurali: quello di piantare in diverse zone d’Italia alberi di limone con lo slogan: “Il capitalismo distrugge l’ambiente, noi piantiamo il futuro!”.
Mosso dall’unica logica del profitto, il CAPITALISMO opera distruggendo intere foreste e boschi, depredando il mare, cancellando intere popolazioni indigene, sfruttando manodopera a basso costo, costringendo le persone a lasciare i luoghi dove sono nati e hanno i propri affetti, utilizzando pesti-cidi senza remore, deviando corsi dei fiumi, impiantando allevamenti intensivi, costruendo linee di alta velocità per le proprie merci, abbattendo ulivi secolari, e così via.
Al CAPITALISMO interessa piantare SOLO PALE EOLICHE industriali, TRIVELLE per estrarre risorse della NATURA, sotterrare RIFIUTI, CEMENTIFICARE il territorio, imporre ALBERI E PIANTE BREVETTATE NEI LABORATORI e un’AGROALIMENTARE INDUSTRIALE.
Ecco perché abbiamo detto “BASTA – LA VITA VIENE PRIMA DEL PROFITTO!!”
Oggi, ad una settimana di distanza, ci siamo riuniti per dare vita alle “COMUNITÀ RESISTENTI PERLATERRA”, uno spazio di lavoro comune fra chi la terra e il mare li difendono perché li lavorano (agricoltori, pastori, pescatori, braccianti, artigiani) e chi li difendono in nome dello impegno ambientale, civile e della difesa dei beni comuni o del diritto a vivere in condizioni degne.
Il Territorio è per noi lo spazio in cui creare sinergie costruttive, programmatiche e pratiche concrete. Il Territorio è lo spazio in cui custodire le culture del cibo e far avanzare il diritto a produrlo partecipando delle scelte su come si lavora la terra e si gestisce l’ambiente. Il Territorio è custode e culla d’IDENTITA’ e STORIA e luogo di VITA, RELAZIONI, AFFETTI, LAVORO.
Per questo contrastiamo la desertificazione e lo spopolamento delle aree rurali e la logica che queste ad altro non servano che ad alimentare lo sviluppo insostenibile di città dove si concentra una popolazione sempre più debole e impoverita.
Il nostro grande territorio rurale non può essere lo spazio in cui scaricare scorie, da cementificare con i ritmi impressionanti o da aggredire con l’invasione di mega impianti industriali per lo sfruttamento energetico.
Le COMUNITA’ RESISTENTI PERLATERRA sono la nostra risposta per DIFENDERE il territorio e l’ambiente ricostruendo comunità in cui chi la terra la lavora e la difende si incontrano per il progetto nuovo.
Il nostro è uno spazio aperto e condiviso, un laboratorio di lavoro e di nuove pratiche dove discutere e decidere insieme. A fondamento assumiamo il Manifesto diffuso da Via Campesina e altri movi-menti Internazionali il 5 giugno insieme alla Dichiarazione dei Diritti dei Contadini e delle altre per-sone che lavorano e vivono nelle aree rurali.
Invitiamo tutte e tutti alla partecipazione. Chiamiamo le Associazioni, i Movimenti, le esperienze tecniche, sociali e politiche che fanno della Difesa dell’Ambiente, della Natura e del Territorio ad incontrarsi nel luogo dove saranno i contadini, i pastori, i braccianti, gli allevatori impegnati a bat-tersi per la Sovranità Alimentare per fare avanzare le iniziative in difesa delle nostre comunità.
Proponiamo alle tante esperienze di resistenza contro le grandi opere, la cementificazione, la devastazione imposta da megaimpianti industriali impattanti di ritrovarsi e lavorare insieme.
In definitiva, contro le brutture e l’aggressione al territorio, la terra e il mare si difendono riempendoli di buone cose, di lavoro buono, di servizi e cicli economici, sociali e culturali positivi.
Facciamolo insieme!
Info, l’elenco dei proponenti e le adesioni su https://comunitaresistenti.perlaterra.net
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