Intervento del prof. Salvatore Ceccarelli al Seminario
fondativo del Secondo Forum del Grano
La settimana di Iafue che va dall’8 al 12 marzo mette a tema tre parole su cui riflettere: “agroecologia. impresa contadinanza”. Una “nuvola di parole” in realtà che, come ha spiegato Gianni Fabbris il coordinatore editoriale della Web Radio TV promossa da Altragricoltura, ci raccontano delle divisioni e dei conflitti sociali: “gli imprenditori contro i contadini, tutti e due contro gli ecologisti”.
La Sovranità Alimentare è, al contrario, il piano su cui ricostruire l’unità sociale e si fonda sull’agroecologia come l’approccio e il collante su cui tenere insieme gli interessi degli agricoltori (che, comunque si vogliano chiamare, sono comunque titolari di aziende economiche) e dei produttori, dei lavoratori, dei cittadini e delle comunità fondandosi sui diritti e la responsabilità.
Salvatore Ceccarelli, con questo suo intervento con cui si sono aperti i workshop del Seminario costitutivo del secondo forum del grano tenuto il 27 febbraio scorso, ci offre un esempio concreto di come l’agroecologia possa essere un buon punto di partenza per coniugare gli interessi delle imprese a quelli dell’ambiente e delle comunità.
L’agricoltura, ridotta come reparto all’aperto della produzione industriale con il mercato sotto il dominio delle multinazionali produce crisi ambientale, economica e sociale mentre quella fondata sull’agroecologia rigenera i territori, i cicli naturali e quelli economici.
Nelle parole di Salvatore Ceccarelli è tutto molto chiaro: non è vero che l’agricoltura della speculazione sul mercato produce benessere ed è in grado di risolvere gli enormi problemi della fame, del cambiamento climatico, della povertà delle migrazioni. Tantomeno è in grado di offrire alle imprese le opportunità che promette, tranne che alle concentrazioni speculative.
Salvatore Ceccarelli è stato professore ordinario di Genetica Agraria presso l’Istituto di Miglioramento Genetico, Università di Perugia fino al 1987. Dal 1980 ha condotto ricerche presso ICARDA (il Centro Internazionale per la ricerca agricola in ambienti asciutti, Aleppo, Siria) fino al 2006, e ha continuato a servire il Centro come consulente fino al 2014. Nella sua lunga carriera ha seguito e segue tuttora da consulente freelance progetti per la rigenerazione dell’agricoltura in gran parte del mondo ed è autore di circa 280 lavori scientifici e relatore invitato a quasi 30 conferenze internazionali. Attualmente è impegnato in progetti in Etiopia, Giordania, India, Iran e Europa.
Il suo contributo al seminario fondativo del forum in difesa del grano è stata una importante testimonianza del significato per l’approccio agroecologico alla produzione agricola fondato sulla ricerca applicata nel miglioramento genetico, sulla tecnica dei miscugli e delle popolazioni, sull’interazione genotipo x ambiente, la resistenza alla siccità, il miglioramento genetico partecipativo ed evolutivo, l’adattamento delle colture e l’uso delle risorse genetiche.