tratto da SanteramoNews (leggi articolo originale)
Si è svolto lunedì 30 aprile nella sala “PIT4” degli uffici comunali di Santeramo l’incontro relativo al consorzio di bonifica ed in particolare agli avvisi di pagamento del “contributo 630” che Terre d’Apulia, consorzio di bonifica che si occupa della manutenzione dell’infrastruttura per la tutela dell’assetto idrogeologico del comprensorio agricolo, continua ad inviare agli agricoltori a fronte di un servizio precario ed in molti casi inesistente cosi come denunciato dai presenti.
A fare gli onori di casa è stato l’Assessore all’Agricoltura del Comune di Santeramo Giuseppe Caponio, organizzatore dell’incontro. Introducendo il dibattito l’assessore ha ricordato ai presenti la sua disponibilità nel dare supporto e tenere informati i tantissimi agricoltori santermani che continuano a ricevere le cartelle di pagamento.
L’incontro entra nel vivo con l’intervento del sig. Pietro Ricci, Presidente dell’Associazione degli agricoltori “Tavolo Verde” che in questi anni si è interessata alle controversie del “tributo 630” dando supporto legale ai ricorsi e alle ragioni degli agricoltori. Il Presidente si è detto disponibile a fare altrettanto con i presenti in sala anche grazie al supporto dell’Avv. Antonicelli, anch’esso intervenuto all’incontro, il quale ha dato pareri e consigli ai numerosi interventi che sono susseguiti durante il dibattito da parte dei presenti.
A seguire l’intervento di Mimmo Viscanti, Presidente del “Movimento Riscatto” che opera a difesa degli agricoltori, il quale ha manifestato la sua volontà a coinvolgere le amministrazioni comunali locali e organizzare una manifestazione presso la Regione Puglia per sollecitare gli organi regionali all’adozione di provvedimenti volti alla sospensione del contributo sino alla reale ripresa dei lavori di competenza del consorzio di bonifica.
A conclusione l’intervento del deputato Nunzio Angiola (M5S) il quale ha posto la questione in termini legislativi evidenziando la mancanza di una normativa univoca alla luce delle sentenze che in questi anni hanno interpretato in modo differente la legittimità del contributo “630”, impegnandosi in Parlamento a promuovere un’attività normativa specifica.
Durante il dibattito hanno preso parola anche i rappresentanti locali della Confederazione Italiana Agricoltori (CIA), Confconsumatori e Rete Municipi Rurali.