Pubblicato su Ilgiornale (leggi articolo originale)
Si chiama Foody, è un volto sorridente composto di diverse qualità di frutta e ortaggi: è la nuova mascotte di Expo 2015, l’esposizione dedicata al tema della nutrizione.
Creato dagli studi Disney su proposta dei bambini, Foody è ispirato alle pitture dell’Arcimboldo, artista milanese del Cinquecento che creava fantasiosi profili umani assemblando diversi tipi di cibo.
Alla presenza del sindaco di Milano Giuliano Pisapia e del presidente di regione Lombardia Roberto Maroni, il commissario unico e ad di Expo Giuseppe Sala ha svelato il nuovo logo dell’evento che l’anno prossimo porterà Milano al centro del mondo. Foody è composto da undici diversi frutti: la banana Josephine, il fico Rodolfo, la melagrana Chicca, e l’arancia Arabella. E poi, il cocomero Gury, il mango Manghy, la mela Pomina, la Pera Piera e, infine, i rapanelli Rap Brothers e la pannocchia di mais blu Max Mais.
“Foody mi piace, è la sintesi internazionale dei temi di Expo”, ha commentato Maroni, mentre Pisapia ha apprezzato anche la partecipazione dei bambini: “Foody da oggi porterà in Italia e nel mondo il messaggio dell’Esposizione Universale milanese – ha detto il sindaco -. E’ stato bello affidare la scelta del nome alla fantasia dei bambini. Anche perché Expo 2015 sarà a misura di bambino.”
Soddisfazione è stata espressa anche da Giuseppe Sala, che ha lodato il “messaggio di squadra” lanciato dall’immagine di Foody, e ne ha anticipato il futuro: “La mascotte non solo farà parte del nostro quotidiano, ma acquisterà una forza narrativa ed espressiva unica.
Il nome scelto, Foody, sposa i valori dell’esposizione universale e ne rispetta a pieno l’identità: rappresenta bene il senso di comunità, di diversità che si compone in unità che vogliamo trasmettere ai visitatori di tutto il mondo, tenendo sempre presente che il cibo, con la sua varietà, è fonte di vita e di energia. Da gennaio saremo pronti con Disney per cominciare con i cartoon della srie tv e della serie sul web”.
A margine, breve siparietto sul nome dell’aglio “Guagliò”, che il presidente Maroni ha scherzosamente proposto di integrare con il cognome “Bagai”: anche Sala ha dovuto ammettere che un nome napoletano per una delle mascotte dell’Expo milanese “non ha convinto tutti”.
Le mascotte hanno già iniziato a “vivere” e a trasmettere il messaggio di Expo 2015, diventando attori di un’intesa attività pubblicitaria. Tanto per cominciare, i tram delle linee 12 e 27 sono pronti con le mascotte disegnate sulle fiancate (guarda il video), mentre per il prossimo anno scolastico verranno stampate 20 milioni di copertine per libri e quaderni con i simpatici personaggi Expo. Il vero e proprio capitolo merchandising verrè aperto con l’avvicinarsi del Natale e si attuerà compiutamente nei primi mesi del 2015.
Per permettere a cittadini, ai turisti e ai bambini di iniziare a familiraizzare con i personaggi, l’Agorà di Expo allestita nel cortile del Castello Sforzesco ospiterà nel weekend dell’8 e 9 marzo laboratori, giochi e attività in stile carnevalesco.