Comitato per la Difesa delle TerreJoniche
info: 3466483882
Domenica 22 ore 17 Sala Consigliare di Marconia, Assemblea organizzativa Lunedi 23 dalle ore 10 a Matera in Piazza Vittorio Veneto, Mobilitazione ad oltranza
Riprende la mobilitazione del Comitato TerreJoniche, di fronte all’ignavia del Governo ed alla pochezza della capacità di risposta del Parlamento, gli alluvionati passeranno il Natale in mobilitazione, per dare gli auguri a modo loro al Governo Letta di fronte alla Prefettura di Matera. “Il Comitato ha preso atto in questi giorni dell’apertura di una serie di spazi di confronto con il nuovo Presidente della Regiona Basilicata Marcello Pittella e con le forze politiche regionali e nazionali ma per discutere di strategia e impostare i piani di prevenzione e recupero delle risorse di cui c’è assoluto bisogno, occorre evitare prima che il malato muoia” ha dichiarato Gianni Fabbris “Oggi il rischio grande delle comunità alluvionate del Metapontino di tanta parte delle famiglie e delle attività economiche colpite da ben tre alluvioni in meno di tre anni, è quello di soccombere se non si interviene d’urgenza. E’ moralmente inaccettabile e politicamente gravissimo che il Governo non abbia ancora dichiarato lo Stato d’emergenza per la Basilicata e non abvbia ancora messo un’euro per l’alluvione dell’8 Ottobre. Non ci stiamo, torniamo in mobilitazione e non ci fermeremo fino a che non ci venga riconosciuto l’atto dovuto come è stato fatto per altri”.
Questo è il documento adottato dal Coordinamento del Comitato per la Difesa delle TerreJoniche nell’ultima riunione che indice la mobilitazione di Natale per la dignità e la giustizia.
“Eravamo stati a Roma nei giorni scorsi per sapere da Parlamento e Governo come stavano le cose, quante risorse erano previste sulla legge di stabilità, perchè non era ancora stato riconosciuto lo stato di emergenza per la Basilicata per l’alluvione del 7/8 Ottobre 2013 e perchè il Parlamento e le forze politiche permettono che in Italia continuano a determinarsi alluvioni di serie A e B. Eravamo arrivati con buoni argomenti, dal punto di vista logico persino inoppugnabili; uno sopra tutti: in Sardegna nel caso dell’ultima alluvione, opportunamente, per fortuna e con grande slancio, il Presidente Letta aveva convocato entro 24 il Consiglio dei Ministri e, senza aver ricevuto alcuna “carta” dalla Regione Sardegna dove tutti erano impegnati a spalare fango ed a contenere l’acqua che ancora faceva danni e morti, dichiarava lo Stato d’Emergenza, stanziava i primi 20 Milioni di Euro per le prime necessità urgenti, prometteva fondi per intervenire (senza sapere di quanto sarebbero stati i danni) e dichiarava il lutto nazionale. Abbiamo chiesto ai nostri interlocutori: come è possibile che per l’alluvione del 7/8 Ottobre 2013 la Basilicata non abbia avuto ancora dichiarato lo Stato d’Emergenza e non abbia avuto un Euro dal Governo? I Parlamentari hanno convenuto con noi che non era tollerabile e che sarebbero intervenuti anche perchè “sembrava” che il Governo avesse fatto sapere di un imminente (sic!) riconoscimento dello Stato d’Emergenza per la Basilicata con un primo stanziamento di 6,5 milioni di Euro. E’ passata una settimana e di quel provvedimento non c’è traccia. Per quanto ne sappiamo noi è sparito. Avevamo anche chiesto ai Parlamentari che fossero previste nella Legge di Stabilità in discussione in Parlamento le somme necessarie per affrontare le emergenze da alluvione in Basilicata; oggi prendiamo atto che nella Legge licenziata alla Camera e che diventerà definitiva lunedi prossimo al Senato, sono stati previsti per il 2014 50 milioni di Euro per tutte le alluvioni dal 2009 ad oggi (circa 20) ed altri 50 per ognuna delle annualità successive. Come dire “poco più di un caffè a fronte di miliardi di Euro di danni”.
Se ci fosse stato bisogno di una conferma alla denuncia che abbiamo presentato ai Presidenti Boldrini e Grasso, sulla intollerabile situazione di illegalità costituzionale per cui in Italia si continuano a determinare risposte di Serie A e di Serie B quando ci sono disastri ambientali è proprio quello che sta accadendo nelle risposte (non risposte in realtà) che si stanno dando alle alluvioni di Puglia e Basilicata. La discrezionalità della politica sceglie sulla base di criteri di opportunità politica e della capacità dei gruppi dirigenti locali di farsi valere. Evidentemente i gruppi dirigenti lucani (a cominciare di quanti stanno al Governo ma anche di quanti siedono nelle opposizioni) contano poco e il fatto che la Basilicata abbia risorse strategiche come l’acqua e il petrolio merita solo l’offeso e lo schiaffo alla nostra dignità. Da Lunedi torniamo in mobilitazione e lo faremo a Matera in Piazza Vittorio Veneto davanti alla Prefettura, scegliendo di passare il Natale in strada, ovvero nel luogo in cui ci ha ricacciato la irresponsabilità della politica ed in particolare del Governo. Ci saremo ad oltranza fino a quando non avremo ottenuto il diritto minimo che spetta ad ogni comunità alluvionata, il primo passo che qualsiasi Governo serio avrebbe assunto da temo: il riconoscimento per l’alluvione dell’8 Ottobre dello stato d’emergenza con i primi fondi per gli interventi d’urgenza. Ci saremo con la massima pressione di cui saremo capaci, contando sul sostegno e il contributo della comunità materana, dei cittadini, delle associazioni, delle istituzioni e delle forze sociali e sindacali. Ci contiamo perchè sappiamo che la nostra battaglia per la messa in sicurezza del territorio ed i risarcimenti a quanti sono stati colpiti non è un fatto privato di quanti hanno subito danni questa volta o potranno subirne la prossima ma riguarda la dignità ed i diritti di tutta la comunità ad un territorio tutelato ed a vivere in un contesto civilmente degno.” Sulla base di questo documento, per organizzare le iniziative ed articolare le forme di lotta , è convocata l’assemblea pubblica nella Sala Consigliare del Comune di Marconia per domenica 22 Dicembre alle ore 17,30.
Queste le prime proposte che verranno discusse in assemblea per essere articolate ed adottate:
Matera, Piazza Vittorio Veneto
– Lunedi 23 Dicembre 0re 10: conferenza stampa e costituzione del Presidio e della tenda
– Lunedi 23 Dicembre – mattinata – consegna di un documento alla Prefettura
– Lunedi 23 Dicembre Ore 17: Incontro con le Associazioni, le organizzazioni ed i movimenti lucani .
– Lunedi 23 Dicembre Ore 18,30: Assemblea pubblica in Piazza Vittorio Veneto
– Martedi 24 Dicembre Inizio di uno sciopero della fame che procederà ad oltranza fino a quando
– Martedi 24 Dicembre iniziative nella Città di Matera e nei Comuni interessati
– Martedi 24 Dicembre – Sera – Celebrazione del Santo Natale con gli alluvionati del Metapontino
– Mercoledi 25 Dicembre – Invito ai cittadini ed alla stampa ad incontrare in Piazza Vittorio Veneto le persone che fanno lo sciopero della fame e la comunità degli alluvionati, concerto serale di solidarietà
– Mercoledi 26 Dicembre – Assemblea in piazza e proiezione pubblica di materiali.
Le iniziative potranno evidentemente essere integrate e modificate ma proseguiranno ad oltranza fino a quando il Consiglio dei Ministri non avrà riparato all’odioso ritardo ed allo schiaffo a tutta la comunità lucana. Tutte le istituzioni sono invitate a partecipare.