Pubblicato su today (vedi articolo originale)
Il bando ha l’obiettivo di raccogliere progetti innovativi in ambito tecnico e tecnologico per la ricerca dell’equilibrio di produzione agro-forestale, allevamento, pesca e itticoltura, nell’ottica di uno sviluppo sostenibile e ponendo particolare attenzione alla tutela della biodiversità.
I progetti, improntati alla multidisciplinarietà, dovranno creare nuove opportunità di occupazione sociale sostenibile. Il premio in palio è di 30.000 euro al netto dell’eventuale Iva per il progetto vincitore.
Il bando è aperto a cittadini italiani e stranieri, in forma singola o associata, residenti e/o domiciliati in Italia, sotto ai 35 anni, che abbiano conseguito laurea in Italia o all’estero tra gli anni scolastici 2007/2008 e 2011/2012
I progetti proposti dovranno essere idonei a realizzare servizi e/o prodotti in ambito tecnico e tecnologico per la ricerca dell’equilibrio di produzione agro-forestale, allevamento, pesca e itticoltura, nell’ottica di uno sviluppo sostenibile e ponendo attenzione all’aspetto della biodiversità e alla valorizzazione della filiera corta.
I progetti potranno essere applicati a:
- tecniche di irrigazione che minimizzino il consumo, ma consentano un’adeguata resa
- utilizzo di piante con geni correlati alla resistenza delle piante alla siccità, all’elevata concentrazione salina che inevitabilmente si crea nei terreni poveri di acqua e alla resistenza agli attacchi da agenti patogeni e parassiti
- conservazione della biodiversità e dell’agro-biodiversità, contro l’eccesso di semplificazione genetica, strada che viene praticata quando si abbandonano le coltivazioni di piante di interesse alimentare di qualità, ma non particolarmente produttive o redditizie
- applicazione di biofertilizzanti (batteri e miceti) che proteggano la pianta contro stress biotici e abiotici
- conservazione delle specie animali in allevamento zootecnico senza abbandonare le produzioni di nicchia e migliorando quelle più diffuse
- sviluppo dell’itticoltura come mezzo per contribuire a fornire alimenti per l’umanità senza distruggere con tecniche di rapina le risorse genetiche dei mari