Sos api: divieto per l’insetticida Fipronil  

Pubblicato su Terra Nuova.it (leggi articolo originale)

Stop della Commissione europea all’uso di un nuovo pesticida-killer per la sopravvivenza delle api, il ‘Fipronil’: la proposta di limitarne l’uso avanzata da Bruxelles ha ottenuto il via libera di 23 Stati membri su 28. L’Italia ha votato a favore dello stop. Il Fipronil si aggiunge alla lista di altri tre pesticidi su cui scatterà una moratoria che partirà il primo dicembre prossimo e durerà due anni. Per il commissario Ue alla salute Tonio Borg è un “nuovo passo avanti contro il declino delle api”. Mira a limitare fortemente l’utilizzo del Fipronil nel trattamento delle sementi la proposta della Commissione europea che oggi ha ricevuto il via libera dalla grande maggioranza degli Stati membri e che Bruxelles adotterà nelle prossime settimane per applicarla a decorrere dal 31 dicembre 2013. I semi già trattati potranno comunque essere seminati fino al 28 febbraio 2014. Il nuovo provvedimento segue la valutazione scientifica effettuata dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) secondo cui i semi trattati con antiparassitari contenenti Fiprobil “presentano un rischio acuto per le popolazioni delle api da miele in Europa”. L’accordo di oggi con gli Stati membri – ha tenuto a sottolineare Borg – “rispecchia non solo la promessa che avevo fatto, ossia di fare il possibile per proteggere le api in Europa, ma segna anche un altro passo importante nella realizzazione di una strategia globale della Commissione europea per contrastare il declino delle api nell’Ue”. La decisione prevede tre tipi di intervento. In primo luogo – spiega Bruxelles – “si limitano le colture dove il Fipronil può essere usato come trattamento per le sementi. Inoltre, autorizzazioni possono essere concesse per il trattamento di sementi che saranno seminate solo in serra. Questa eccezione non si applica ai porri, scalogno, cipolle e cavoli (come cavolini di Bruxelles, cavolfiori o broccoli), dove i semi trattati possono essere seminati in campo, in quanto la raccolta di queste colture avviene prima della fioritura. Infine, non sarà più autorizzato il trattamento del mais e semi di girasole”. L’annuncio dell’applicazione di nuovi limiti all’uso dei pesticidi è considerato da Greenpeace “un passo avanti, ma non sufficiente”. L’organizzazione ambientalista ritiene infatti “che solo un divieto totale a lungo termine possa aiutare a ripristinare la salute delle popolazioni di api”. Il Ministero dell’agricoltura italiano ha inviato uno studio all’Efsa da cui si evince che l’Italia ha già sospeso i tre neonicotinoidi (imidacloprid, thiamethoxam e clothianidin) per la concia delle sementi, la cui moratoria per certi tipi di coltura entrerà in vigore nell’Ue il prossimo primo dicembre. Anche il Fipronil è già stato sospeso in Italia nella concia delle sementi di mais ma non in quelle di girasole dal 2008, a causa degli effetti sulle api provocati dalle polveri emesse durante la semina. L’Italia ha anche allestito una rete di monitoraggio basata sulle api in grado di mettere in correlazione agricoltura e ambiente, dalla quale emerge che nessun altro tipo di problema è stato evidenziato sulle api.