fonte: fasi.biz (vedi articolo originale)
Sono i dossier sui pagamenti diretti e sull’organizzazione comune di mercato (Ocm unica) i protagonisti del primo trilogo tra Parlamento e Commissione europei e stati membri sulla riforma della Politica agricola comune per il settennato 2014-2020. La prima giornata di negoziati – fa sapere il presidente della commissione Agricoltura del Pe Paolo De Castro – ha fatto registrare un accordo di massimo tra eurodeputati e Consiglio sulla definizione del nuove regime di aiuto e sulla definizione di agricoltore attivo, ma la trattativa deve ancora entrare nel vivo, soprattutto sulle misure di mercato.
Per quanto riguarda i pagamenti diretti, “il negoziato ha fatto registrare alcuni passi importanti, in particolare sui primi articoli sullo ‘scopo’ e le ‘definizioni’ del nuovo regime” e sulla necessità di lasciare margini di decisione ai singoli stati nella definizione dell’agricoltore attivo, cioè circa i criteri per individuare i beneficiari degli aiuti della Pac. Manca, però, l’accordo sulla proposta di una ‘lista nera’ delle attività e degli enti esclusi dai pagamenti diretti, che ogni paese membro dovrebbe compilare. Il Parlamento propone infatti l’obbligatorietà della ‘black list’, mentre il Consiglio Agricoltura la intende a carattere volontario.
Sul fronte dell’Ocm unica, le delegazioni hanno fatto alcuni passi avanti sulle definizioni e sui primi elementi del regolamento, ma – secondo De Castro – solo a partire dal trilogo del 18 aprile, si affronteranno le questioni più spinose come gli aiuti per l’olio di oliva, lo schema frutta e latte nelle scuole e le produzioni Dop e Igp”. Per i prodotti certificati, infatti, in discussione c’è l’eventuale estensione della programmazione dei volumi, finora prevista solo per il settore lattiero-caseario e contrastata per gli altri marchi Dop e Igp dalla Commissione europea e da alcuni Stati membri per paura che ne derivino effetti negativi in termini di concorrenza.