Massimiliano Cospite, vicesindaco di Bernalda (MT) e Enzo Giannico, consigliere di minoranza di Ginosa Marina si aggiungono al secondosciopero della fame indetto dal Comitato TJ. |
Il Comitato è sempre più unito e determinato, infondate le voci di divisioni. II giorno di sciopero della fame dei tre amministratori aggiunti al Portavoce.
Ore 8. Questa notte, come annunciato, al presidio delle Tavole Palatine hanno dormito in sciopero della fame 4 persone. Oltre il portavoce del Comitato che ha ripreso lo sciopero della fame interrotto al suo sesto giorno, si sono aggiunti tre amministratori di Bernalda e Ginosa sostenuti da tutto il Comitato sempre più unito sia nella parte pugliese che in quella lucana nel chiedere insieme anche per la Puglia quello che è stato già ottenuto per la Basilicata: l’ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri per l’area ginosina e tarantina.
Il Vicesindaco di Bernalda, Massimiliano Cospite ha voluto sottolineare la sua presenza in sciopero della fame come gesto non solo di sostegno e solidarietà ma di concreta condivisione dell’obiettivo posto dal Comitato fin dai primi giorni: “Risposte a tutta la comunità che vive sulle sponde dei fiumi, divisi dalle responsabilità amministrative regionali ma riunite dalla comune condizione di alluvionati”.
Lo spirito unitario con cui prosegue il Comitato è sottolineato, peraltro, persino dalla condivisione dello sciopero della fame di due amministratori ginosini che siedono in consiglio comunale su posizioni diverse (l’Assessore Leonardo Galante ed il Consigliere di minoranza Enzo Giannico) in risposta all’appello del Comitato all’unità istituzionale e politica.
Mentre ieri è arrivato il documento assunto all’unanimità dai Comuni lucani e pugliesi e dalle due province di Taranto e Matera nella riunione dei Consigli Comunali Congiunti tenuta presso il presidio nei giorni scorsi, il portavoce del Comitato ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Le voci sulle divisioni del Comitato diffuse ieri non hanno alcun fondamento. I Materani ed i Tarantini, sia nella parte istituzionale sia nella componente dei cittadini impegnati nella mobilitazione, continuano ad affermare ed esprimere il massimo dell’unità degli obiettivi e del percorso difficile che stiamo facendo. L’unità del Comitato, del resto è confermata dalla scelta fatta ormai da tempo di avere un unico portavoce per tutti che, assumendo la responsabilità di esprimere le posizioni condivise, è l’unico riferimento pubblico per un impegno comune sofferto e difficile di quanti da mesi stanno conducendo una lunga mobilitazione superando ogni occasione di divisione.”
Il Comitato, insieme ai rappresentanti istituzionali che nella loro autonomia e responsabilità ne sostengono e condividono le ragioni ed il percorso, va avanti, certo che gli organi di comunicazione sapranno valutare con attenzione il grande sforzo di responsabilità in cui siamo impegnati.