Patrizia accusa un malore |
Adele in ospedale |
31 Luglio..Patrizia, Ernesto, Adele a Marina di Ginosa, due giorni dopo gli altri di Serramarina interrompono lo sciopero della fame
Ora, più forti di prima, prepariamo la manifestazione unitaria e cominciamo le azioni sul territorio
Anche se, con senso di responsabilità nei confronti dei cittadini, abbiamo deciso di non scendere in strada oggi domenica 31 luglio ed attendere fino a Lunedì
Ieri sera Patrizia, Ernesto ed Adele hanno finalmente interrotto lo sciopero della fame a Marina di Ginosa. Erano al nono giorno e gli effetti fisici cominciavano a farsi pesantemente sentire. Nella giornata di ieri Ernesto ha accusato una forte crisi nervosa ed era chiaro per tutti noi che proseguire oltre avrebbe significato mettere a serio rischio la loro salute oltre una soglia inaccettabile. Ernesto, Patrizia ed Adele hanno alla fine accettato le richieste del Comitato di interrompere lo sciopero della fame, sapendo che il loro sacrificio, insieme a quello fatto da Mimmo, Agostino e Maria a Serramarina che avvano interrotto il giorno prima, è stato un atto importante compiuto per tutti noi. Per i cittadini direttamente colpiti negli interessi e riuniti nel comitato e per tutto il territorio. Patrizia, nel messaggio che ha lasciato dopo aver terminato lo sciopero della fame scrive “Per noi questa scelta estrema è stata l’ ultima azione possibile per far risuonare all’ esterno il nostro grido di dolore. ….. intorno a noi, a distanza di 5 mesi s’era creata una voragine di silenzio. E dal silenzio che siamo partiti…un silenzio che urla più forte di qualsiasi motto”. Quel silenzio si sta rompendo anche grazie a loro ed a quanti stanno condividendo le denunce, le richieste, gli obiettivi e le proposte del Comitato.
Ora, più forti del consenso di tanti cittadini, associazioni ed istituzioni, serve rispondere tutti insieme, serve una risposta corale ed unitaria, serve reagire per rivendicare la dignità dei cittadini lucani e pugliesi e di quanti in tutt’Italia, colpiti da disastri ambientali, corrono il rischio concreto di non avere più risposte dopo il regalo fattoci di un provvedimento che cancella la solidarietà nazionale. Quello dei prossimi giorni, in realtà, sarà un impegno maggiore per ottenere l’obiettivo che ci siamo prefissi: la garanzia dell’emissione dell’ordinanza del presidente del consiglio dei ministri dovuta dopo l’a dichiarazione di stato d’emergenza.
Nella conferenza stampa di ieri mattina a Taranto l’On.le Ludovico Vico ci ha portato il testo della mozione unitaria approvata in palamento da tutti (con il via libera del Governo). In quella mozione, importante, il Governo è impegnato a cambiare il decreto milleproroghe per la parte che ci interessa. Bene, è quello che chiediamo da tempo. Sappiamo che ci vorrà un tempo tecnico perché ciò accada ma, adesso, non ci sono più ragioni per non fare l’ordinanza. Si operi in regime di deroga, come tante altre volte è statao fatto: se tutti sono d’accordo, il Governo intervenga immediatamente per impedire che le aziende subiscano altri danni, le famiglie possano rientrare nelle case, il territorio sia messo in sicurezza.
Per parte nostra, avremmo anche potuto decidere di proseguire con altri ed altre a fare lo sciopero della fame ma abbiamo deciso di usare il nostro tempo e le nostre energie per altro. Stiamo preparando la manifestazione della prossima settimana mantenendo intantoi i presidi a Serramarina e Marina di Ginosa. In queste ore sono in corso i contatti con i sindaci e le associazioni per dare la risposta che serve se ancora non arrivano certezze e per preparare la manifestazione unitaria decisa insieme nei giorni scorsi. Un primo segnale è arrivato ieri sera con la prima passeggiata di trattori a Serramarina. Contavamo su tredici trattori, ne sono arrivati oltre 40 e molti altri sono pronti per i prossimi giorni.
L’assemblea di ieri sera ha deciso di non creare problemi oggi domenica 31 Luglio ai tanti cittadini in viaggio sulle strade e sui treni. I cittadini non sono nostri nemici ma sanno che, se non abbiamo alternative e non ci saranno segnali, entro lunedì verrà assunta la decisione di scendere in strada non solo per passeggiare.