tratto da Chieti Today (leggi articolo originale)
Il 30 aprile erano in tanti, davanti alla sede del consorzio di bonifica centro a Chieti Scalo, per protestare contro gli aumenti dei canoni idrici.
Presenti agricoltori ma anche diversi amministratori locali.
Un aumento del 40% derivante dalla diminuzione degli introiti causati dal fatto che un depuratore è stato posto sotto sequestro. L’incremento delle tariffe è stato deciso dal commissario nominato dalla Regione Abruzzo, Luciana Di Perdomenico.
La questione sarà all’ordine del giorno nel prossimo consiglio regionale di giovedì 3 maggio.
I consiglieri regionali di Forza Italia, Mauro Febbo e Lorenzo Sospiri, presenti alla manifestazione, chiedono risposte immediate.
“Giovedì in sede di consiglio regionale presenteremo una risoluzione urgente per bloccare questi aumenti decisi dal commissario chiedendo che venga istituito un fondo, magari di rotazione, a beneficio dell’ente per sostenere e rilanciare le sue attività. Gli aumenti sono folli, incomprensibili e iniqui e, soprattutto, mettono fortemente a repentaglio l’economia imprenditoriale degli agricoltori abruzzesi e di tutto l’indotto ad esso collegato. Le imprese agricole sono esauste e con questi sconsiderati aumenti vengono ulteriormente danneggiate.
I consiglieri continuano nella loro analisi “Abbiamo la diga di Penne – esclusa da Masterplan -insabbiata e con poca acqua e chiediamo che venga immediatamente data una risposta concreta e seria ad un territorio importante e strategico per il settore primario ricompreso tra le aree agricole di Pescara, Chieti, Alento e val di Foro.”
La conclusione punta l’indice contro il governo regionale. “E’ del tutto evidente come il governo regionale debba dare da subito segnali positivi attraverso risorse economiche sicuramente reperibili e sopportabili per il bilancio regionale. Ricordiamo come D’Alfonso, a seguito degli aumenti del 57% dei canoni idrici presso il consorzio di bonifica sud a Vasto, abbia deciso di concedere un contributo di 500 mila euro per calmierare gli aumenti. Quindi chiediamo che venga concesso lo stesso intervento anche per il consorzio bonifica centro perchè è inconcepibile ed insopportabile subire questi aumenti. Siamo di fronte ad una Regione inefficiente, incapace di spendere le risorse del programma di sviluppo rurale ma solerte solo nell’applicare maggiori aumenti e nomine commissariati a danno degli agricoltori.