Il Coordinamento del Comitato per la Difesa delle TerreJoniche si è riunito ieri mattina a Policoro prima di contribuire insieme ad altri alla mobilitazione per scongiurare lo sgombero dell’azienda di Angela e Leonardo Conte (una delle aziende alluvionate del territorio fra Puglia e Basilicata già colpite dalla crisi e sempre più in difficoltà economica e produttiva).
Questa sera il Coordinamento del Comitato TerreJoniche si è incontrato a Montescaglioso per un doppio appuntamento: alle ore 17 ha tenuto un incontro con la stampa per fare il punto della vertenza e annunciare le iniziative decise ieri mattina durante l’incontro ed alle 18,30 ha incontrato le associazioni e i cittadini di Montescaglioso per discutere le proposte di rilanciare la vertenza generale sulla messa in sicurezza idrogeologica dell’area e per il riconoscimento del diritto ai risarcimenti.
La data di oggi, peraltro, è una data fortemente simbolica ed è l’occasione per fare una prima valutazione: il Primo Luglio è la ricorrenza della frana che ha stravolto sette mesi fa Montescaglioso e dell’alluvione che il Primo dicembre scorso ha colpito circa 60 comuni della Basilicata. “Oggi, però, sono anche 9 mesi dall’alluvione di ottobre 2013 e 46 mesi da quella del febbraio/marzo 2011” ha ricordato il Comitato durante la Conferenza stampa ed ancora stiamo attendendo le risposte minime che consideriamo assolutamente indispensabili per il territorio, le famiglie e le comunità colpite. I danni accertati fra Puglia e Basilicata superano abbondantemente i 500 milioni di euro di cui per la sola Basilicata almeno 40 milioni di danni per i privati cittadini e le aziende del territorio.
Anche se ad oggi in Basilicata sono arrivati circa 30 milioni di Euro per gli interventi “urgenti” di messa in sicurezza, questa cifra è assolutamente risibile rispetto ai bisogni e rispetto alla capacità di incidere effettivamente sul territorio con interventi adeguati. Soprattutto ad oggi praticamente nulla è arrivato ai cittadini ed alle aziende private che hanno subito danni, mentre ancora non si intravede alcuna iniziativa concreta per la prevenzione del rischio alluvioni che, certamente, vedrà nel prossimo periodo nuovamente creare problemi alle nostre comunità.
Nelle settimane scorse il Comitato TerreJoniche aveva inviato alla Regione Basilicata una serie di proposte contenute in una piattaforma (vedi il file allegato) con la richiesta al Presidente Pittella di dare segnali precisi di assunzione di responsabilità.
Quattro le richieste:
– un accordo sui risarcimenti ai privati per tutte e tre le alluvioni dal 2011 ad oggi sulla base del principio che, fatoi pari a 100 i danni sopportati ed accertati, un terzo siano a carico degli stessi privati, un terzo a carico della contabilità ordinaria della Regione ed un terzo a carico del bilancio dello stato
– la costituzione di un coordinamento delle diverse iniziative per i risarcimenti, la messa in sicurezza e la prevenzione sotto la diretta responsabilità della Presidenza della Regione Basilicata
– la convocazione entro ottobre di una conferenza regionale che riunisca gli Stati Generali sulla Salute dei fiumi con l’obiettivo di discutere ed adottare piani organici di governo delle aree a rischio attuando un “Contratto delle Foci” ovvero uno strumento partecipato e concordato per il governo ed il riordino delle aree a rischio
– la costituzione di un fondo per la messa in sicurezza idrogeologica e la bonifica ambientale delle aree di fondovalle .
“Questa piattaforma è stata confrontata con i livelli tecnici e dirigenziali della Regione Basilicata per cui si è persino discusso di soluzioni operative attuabili nel breve periodo ma, ora, è arrivato il tempo delle scelte politiche conseguenti alle disponibilità più volte annunciate dal Presidente Pittella negli scorsi mesi” ha aggiunto Gianni Fabbris annunciando una lettera che sarà inviata nella giornata di domani (mercoledi) e che sarà divulgata per diventare una lettera aperta allo stesso Presidente Pittella.
“Abbiamo preso atto” aggiunge il Comitato TerreJoniche “della volontà espressa dal Presidente Pittella di voler riformare e cambiare il quadro della politica regionale, ora è arrivato il momento di verificare quanto questa intenzione si trasformi in concrete ed utili risposte per le comunità del Metapontino colpite dalle alluvioni di questi anni ed a rischio se non si interviene per il futuro”. Il comitato si rivolge direttamente al Presidente per chiedergli di superare qualsiasi timore di “pestare i piedi a qualche rendita di posizione”
“Ora è il tempo di dare risposte, la gente e le aziende colpite non hanno più tempo di aspettare i tempi della politica ne la pazienza di sopportare veti o liturgie che tutelano sigle o piccoli interessi piuttosto che guardare all’urgenza delle risposte da dare. I tavoli o la concertazione fra le sigle non ci interessano se non servono a risolvere i problemi. La nostra apertura di credito e la nostra disponibilità è stata data a fronte delle tue dichiarazioni di voler cambiare e, per noi, il primo cambiamento è quello che sa dare risposte”.
Questi alcuni dei passaggi contenuti nel documento inviato al Presidente Pittella che sarà divulgato domani che si conclude con l’invito rivolto direttamente a lui di partecipare al forum che si terrà a Bernalda fra il 25 e il 27 Luglio e che sarà preceduto da una serie di iniziative territoriali nel calendario della Carovana per i Fiumi e le Terre Joniche. Sarà per il Comitato, questa, la data in cui tirerà le somme del rapporto con la Giunta Regionale di Basilicata presieduta dal Presidente Pittella, nella speranza che in quella occasione i cittadini che parteciperanno al Forum potranno incassare le risposte che attendono da anni e di poter prendere atto che la parola del Presidente della Regione sarà stata mantenuta.
Nella giornata di domani sarà divulgato il testo della lettera aperta su cui, fra l’altro, verranno raccolte firme dei cittadini dell’area alluvionata insieme al calendario delle iniziative fino al 27 Luglio.