Comunicato stampa
Matera, 26 dicembre 2013 ore 13:00
Matera, 26 dicembre 2013 ore 13:00
Grazie ai cittadini di Matera, al Vescovo ed alla Comunità credente. Dopo la celebrazione della Santa Messa di Natale al Presidio del Comitato, prosegue la mobilitazione per ottenere giustizia e dignità per le alluvioni di Basilicata.
Mentre si stanno raccogliendo migliaia di firme con la petizione che chiede al Governo Nazionale di dare risposte per l’alluvione del 7/8 Ottobre scorso, si estende il numero dei partecipanti allo sciopero della fame: oggi si aggiungono un agricoltore di Metaponto ed un rappresentante delle istituzioni.
Mentre si stanno raccogliendo migliaia di firme con la petizione che chiede al Governo Nazionale di dare risposte per l’alluvione del 7/8 Ottobre scorso, si estende il numero dei partecipanti allo sciopero della fame: oggi si aggiungono un agricoltore di Metaponto ed un rappresentante delle istituzioni.
Gianni Fabbris, portavoce del Comitato TerreJoniche, è al terzo giorno di sciopero della fame (iniziato alla vigilia di Natale e condotto in un presidio alla Prefettura di Matera in P.zza Vittorio Veneto assistito da un camper); da martedì alle ore 6 non assume cibo di alcun tipo e si alimenta solo con bevande zuccherate (acqua, the e caffè) perchè essendo diabetico deve assumere la terapia e una dose costante di zuccheri. Da domani (quarto giorno di sciopero della fame sarà assistito da controllo medico. A lui si aggiungeranno dalle ore 18 di questa sera (26 dicembre 2013) Carmine Sgambato, agricoltore alluvionato di Metaponto, e l’Avvocato Antonio Melidoro, Presidente del Consiglio Comunale di Nova Siri nonché Coordinatore del Consigli comunali del Metapontino per l’Anci.
“Ieri per noi è stata una giornata straordinaria per cui ringraziamo il Vescovo di Matera Salvatore Ligorio e la comunità credente che hanno risposto all’invito del Comitato TerreJoniche di compiere un gesto che ci aiutasse a rendere visibile e concreto come l’obiettivo di mettere in sicurezza il territorio e rimediare ai danni per aziende e famiglie delle alluvioni non sia solo di quanti hanno subito i danni o accusato vittime in famiglia” dichiara Gianni Fabbris “L’atto di condivisione della Santa Messa, officiata dal Vescovo di Matera e da tutti i preti e seminaristi delle Chiese del Centro di Matera, in Piazza davanti al presidio in cui stiamo rivendicando il diritto alla dignità in nome di tutti i cittadini lucani, ci aiuta a far sentire con forza la voce dell’intera comunità lucana, ci rende più uniti e forti nella richiesta di rispetto per i nostri diritti. Il Messaggio che è venuto dalla comunità credente dalla Piazza di Matera nella mattina di Natale e dalla grande solidarietà che ci sta venendo dai cittadini di Matera, sarà per noi un prezioso insegnamento e l’indicazione di un percorso di unità che proseguiremo con sempre più determinazione”.
Nel breve messaggio dal microfono al termine della celebrazione della Messa, mentre il Vescovo si recava a firmare la Petizione che migliaia di cittadini stanno firmando al Governo Letta, Gianni Fabbris conclude: “Oggi è il giorno dell’unità di popolo e ringraziamo tutti, anche quei rappresentanti delle istituzioni che hanno voluto raccogliere l’invito a partecipare e sono stati presenti ed firmando la petizione, dal 27 dicembre tornerà il tempo delle risposte, quelle risposte che la politica fin’ora non ha dato, che non possono più essere negate e che noi pretendiamo almeno di pari valore di quelle che, nel frattempo e prima di noi, hanno avuto altri territori alluvionati”
Nel breve messaggio dal microfono al termine della celebrazione della Messa, mentre il Vescovo si recava a firmare la Petizione che migliaia di cittadini stanno firmando al Governo Letta, Gianni Fabbris conclude: “Oggi è il giorno dell’unità di popolo e ringraziamo tutti, anche quei rappresentanti delle istituzioni che hanno voluto raccogliere l’invito a partecipare e sono stati presenti ed firmando la petizione, dal 27 dicembre tornerà il tempo delle risposte, quelle risposte che la politica fin’ora non ha dato, che non possono più essere negate e che noi pretendiamo almeno di pari valore di quelle che, nel frattempo e prima di noi, hanno avuto altri territori alluvionati”
Il Comitato sta mettendo in atto ogni iniziativa utile in queste ore per ottenere che già nel Consiglio dei Ministri convocato per il 27 mattina alle ore 10,30 si metta fine all’insopportabile disparità di trattamento per le alluvioni di Basilicata e si adottino i provvedimenti e gli stanziamenti dovuti per l’alluvione del 7/8 Ottobre confidando che l’azione messa in atto a Natale e il sacrificio dello sciopero della fame smuovano i tempi e l’impegno di tutti. Va in questa direzione il messaggio che il Presidente della Regione Marcello Pittella ha inviato al Presidente del Consiglio Enrico Letta, in cui si legge, fra l’altro: “Caro Presidente LETTA, a seguito della seduta di Governo di domani la Regione Basilicata attende di vedersi notificare l’Ordinanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri che nel ratificare la presenza dello stato di emergenza nelle aree lucane danneggiate, stanzi i primi, consistenti aiuti economici che consentano, da un lato, di mettere in sicurezza il territorio e, dall’altro, di venire incontro alle esigenze più impellenti ed urgenti delle famiglie maggiormente colpite. Una petizione popolare in tal senso, sottoscritta da migliaia di persone ed alla quale anch’io, dopo mons. LIGORIO, ho apposto la mia firma, e’ già presente in rete“
Questa sera alle ore 18 è convocato il Coordinamento allargato del Comitato per la Difesa delle TerreJoniche, in cui si avvierà lo sciopero della fame degli altri due che si affiancheranno a Fabbris e saranno decise nuove forme di iniziativa a partire già dalla giornata di domani.