fonte: MET (vedi articolo originale)
Con l’approvazione del regolamento di attuazione diventa operativa la nuova legge regionale “Disciplina per la gestione e il controllo del potenziale viticolo” (L.R. 68/2012)
Il regolamento è stato approvato all’unanimità dalla giunta regionale ed è stato presentato dall’assessore all’agricoltura Gianni Salvadori. “Il combinato disposto legge-regolamento – spiega l’assessore Salvadori – conferisce sistematicità e rende operative una serie di novità a vantaggio dei vitivinicoltori che erano state introdotte negli ultimi tempi con norme nazionali e atti di giunta. In questo modo si garantisce certezza e si ottiene anche l’obiettivo di semplificare la vita ai produttori e ai consorzi di tutela.” Il regolamento definisce i procedimenti amministrativi inerenti il “potenziale viticolo” tra cui le disposizioni per l’utilizzo del termine “vigna” da parte del produttore che voglia iscrivere nello schedario viticolo un toponimo o un nome tradizionale con cui designare i propri vini. Altri aspetti importanti del nuovo regolamento riguardano il superamento degli albi dei vini a DO e gli elenchi delle vigne a IGT, la concessione dei “diritti di reimpianto della riserva regionale” e la “rivendicazione delle produzioni” dei vini a denominazione di origine. Su quest’ultimo tema è previsto anche un meccanismo che permette ai consorzi di tutela di evitare eventuali sovrapproduzioni e mantenere l’equilibrio di mercato per una determinata denominazione di origine. Infine il regolamento disciplina le Commissioni di degustazione e gli elenchi dei tecnici e degli esperti degustatori, competenze che in precedenza appartenevano alle Camere di Commercio e adesso sono attribuite alle Regioni. I procedimenti amministrativi previsti dal regolamento sono gestiti tramite il Sistema Informativo di ARTEA, l’agenzia della Regione Toscana per le erogazioni in agricoltura.