Anna Kauber è una donna attenta, riflessiva e curiosa. Molto curiosa e acuta. Una testimone dei nostri tempi che come pochi altri ha saputo entrare nel mondo rurale facendosene partecipe, per diventarne narratrice sottile, in grado di vedere ben oltre uno sguardo e di raccontare per immagini ed emozioni ciò che le parole non potranno mai dire. Lei che, da scrittrice e paesaggista, nel 2010 si fa regista per poi pubblicare due anni dopo il suo primo docufilm, approda alla pastorizia nel 2015, e ne rimane rapita, scoprendo l’anima femminile di un microcosmo secolarmente stratificato sul patriarcato.
Percepito che quella realtà ha valenze profonde e dimensioni vaste e composite, Anna si mette in viaggio per andarle a conoscere, le pastore d’Italia, una ad una. È così che nascono i presupposti per la produzione di un film che, uscito nel 2018, raccoglierà premi e successi in Italia e all’estero, accorciando le distanze tra la pastorizia al femminile e un pubblico che forse mai avrebbe avuto occasione di avvicinarsi a questa prospettiva inattesa e densa di significati.
Il documentario, intitolato “In questo mondo”, racconta la vita delle donne pastore del nostro Paese, dalla Calabria alla Valle d’Aosta, alle isole, ed è il risultato di un viaggio fatto di oltre 17mila chilometri percorsi dalla Kauber, di più di due anni di riprese, e cento interviste a donne di età comprese tra i 20 e i 102 anni.
Il mondo pastorale, in cui il ruolo della donna è sempre stato prezioso ma nascosto, sta quindi assumendo una sua dimensione altra, perché sempre più donne scelgono di svolgere questo lavoro, alcune in una serena dimensione di equilibrio, sole con i loro animali, avendo relazioni sociali più comuni di quanto si potrebbe pensare, altre assieme ai loro compagni e le loro famiglie, pienamente coinvolte nella vita delle comunità in cui sono inserite.
“In questo mondo” racconta le donne pastore attraverso la personale esperienza della regista che con ognuna delle protagoniste è riuscita ad immergersi con discrezione e profondità nel loro quotidiano. I legami di confidenza, amicizia e affetto che si sono creati tra l’una e le altre sono divenuti naturalmente la linea narrativa del film – intima e spontanea – che ci introduce una ad una alle scelte di vita, alle motivazioni più intime, alle difficoltà incontrate e alle soddisfazioni conquistate.
Il documentario è quindi la rappresentazione di questo mondo tanto inatteso quanto sorprendente, in cui il distintivo approccio femminile implica una cura per gli animali che solo una donna può avere (è questo un primato, riconosciuto anche dagli uomini pastori, che ha radici in una sorta di affinità transumana di genere) la tutela della biodiversità e il mantenimento di alcuni tra i più straordinari paesaggi italiani.
Il dipanarsi del film rivela un approfondimento antropologico in cui la pastorizia appare come il tramite per la realizzazione di un obiettivo: la dimensione di vita raggiunta dalle pastore rivela l’accoglimento di una chiamata che ha il significato del ritorno alla natura e della conquista di una spazio di libertà, pur in un lavoro che – a differenza delle attività agricole – non concede di lasciar soli i propri animali neanche per un giorno.
Anna Kauber è stata ospite in diretta a Radio IàFuë PerlaTerra martedì 3 novembre scorso nello spazio dei Testimoni. I temi con lei trattati rappresentano un ideale accompagnamento verso una data per noi molto importante: quella del 25 novembre prossimo, in cui Altragricoltura aderisce alla Campagna Internazionale della Via Campesina “Basta alla violenza contro le donne – Contro il virus del capitalismo e del patriarcato”.