articolo tratto da Agrapress (vedi l’originale)
La commissione europea – rende noto un comunicato stampa – “sta prendendo provvedimenti rapidi e propone ulteriori misure eccezionali per sostenere ulteriormente i mercati agricoli e alimentari maggiormente colpiti. il settore agroalimentare dell’ue sta dimostrando capacita’ di recupero in questi tempi senza precedenti, a seguito dello scoppio del coronavirus. tuttavia, alcuni mercati sono stati duramente colpiti dalle conseguenze di questa crisi di salute pubblica. il pacchetto odierno comprende misure per gli aiuti all’ammasso privato (psa) nei settori lattiero-caseario e delle carni, l’autorizzazione delle misure del mercato di auto-organizzazione da parte degli operatori nei settori piu’ colpiti e la flessibilita’ di frutta e verdura, vino e alcuni altri programmi di sostegno del mercato. il commissario per l’agricoltura janusz WOJCIECHOWSKI ha dichiarato: ‘le conseguenze della crisi del coronavirus si fanno sempre piu’ sentire nel settore agroalimentare ed e’ per questo che abbiamo deciso di agire rapidamente, in aggiunta alle misure gia’ prese dallo scoppio della crisi. le misure proposte, allo stato attuale degli sviluppi del mercato, hanno lo scopo di inviare un segnale volto a stabilizzare i mercati e sono considerate le piu’ appropriate per garantire stabilita’ ai prezzi e alla produzione futuri e quindi scorte alimentari e sicurezza alimentari stabili. oggi stiamo annunciando un nuovo ed eccezionale pacchetto di misure per sostenere i settori agroalimentari piu’ colpiti affrontando i disturbi gia’ osservati e i rischi futuri. sono fiducioso che queste misure alleggeriranno i mercati e mostreranno rapidamente risultati concreti’. misure eccezionali annunciate come ulteriore risposta alla crisi del coronavirus includono: aiuti all’ammasso privato: la commissione propone di concedere aiuti all’ammasso privato per i prodotti lattiero-caseari (latte scremato in polvere, burro, formaggio) e carne (carni bovine, ovine e caprine). questo regime consentira’ il ritiro temporaneo dei prodotti dal mercato per un minimo di 2-3 mesi e un periodo massimo di 5-6 mesi. questa misura portera’ a una riduzione dell’offerta disponibile sul mercato e al ribilanciamento del mercato a lungo termine; flessibilita’ per i programmi di sostegno del mercato: la commissione introdurra’ flessibilita’ nell’attuazione dei programmi di sostegno del mercato per il vino, la frutta e la verdura, l’olio d’oliva, l’apicoltura e il sistema scolastico dell’ue (latte, frutta e verdura). cio’ consentira’ il riorientamento delle priorita’ di finanziamento verso misure di gestione delle crisi per tutti i settori; deroga eccezionale alle regole di concorrenza dell’ue: applicabile ai settori del latte, dei fiori e delle patate, la commissione autorizzera’ la deroga a determinate regole di concorrenza ai sensi dell’articolo 222 del regolamento sull’organizzazione comune dei mercati, che consente agli operatori di adottare misure di mercato di auto-organizzazione. concretamente, a questi settori sara’ consentito di adottare collettivamente misure per stabilizzare il mercato. ad esempio, il settore del latte sara’ autorizzato a pianificare collettivamente la produzione di latte e il settore dei fiori e delle patate sara’ autorizzato a ritirare i prodotti dal mercato. sara’ inoltre consentito lo stoccaggio da parte di operatori privati. tali accordi e decisioni sarebbero validi solo per un periodo massimo di sei mesi. i movimenti dei prezzi al consumo saranno attentamente monitorati per evitare effetti negativi. la commissione intende adottare tali misure entro la fine di aprile. gli stati membri dovranno essere preventivamente consultati e voteranno su tali misure. sono quindi soggetti a modifiche. i dettagli completi di queste proposte saranno svelati al momento della loro adozione finale. il pacchetto annunciato oggi fa seguito a un pacchetto completo di altre misure adottate in anticipo dalla commissione per sostenere il settore agroalimentare nell’attuale crisi, quali maggiori importi per gli aiuti di stato, pagamenti anticipati piu’ elevati e termini piu’ lunghi per presentare richieste di pagamento. la maggiore flessibilita’ relativa alle norme di politica agricola comune mira ad alleviare l’onere amministrativo per gli agricoltori e le amministrazioni nazionali”.