Non solo mobilitazioni per il diritto a continuare a lavorare la terra ma, anche, pratiche positive per riconquistare reddito e diritto al futuro. Al via l’esperienza della rete di economia sociale con gli agricoltori lucani mobilitati contro la crisi agricola. Inauguriamo il primo punto vendita di Rinascita Lucana con una serata “lucana” di degustazione dei nostri prodotti.
“lo avevamo annunciato nei mesi scorsi: l’impegno di Altragricoltura non è solo nel promuovere mobilitazioni contro la crisi agricola o di costruire nuove forme di rappresentanza sindacale degli agricoltori ma, anche, quello di sostenere e promuovere spazi di economia sociale positiva in cui le pratiche del produrre, distribuire e consumare il cibo siano sottratte dalla speculazione selvaggia che governa e determina la crisi che colpisce aziende agricole e consumatori”. Lo ha sottolineato Gianni Fabbris nel corso dell’incontro fondativo della prima R.A.T.E.S. (Rete degli Agricoltori di Territorio per l’Economia Sociale) che si avvia proprio dalla Basilicata mentre altre sono in preparazione in Puglia, Campania, Sicilia, Lazio e Toscana.
Altragricoltura pone l’accento sulla necessità di riportare il controllo delle filiere agroalimentari sotto la responsabilità principale di produttori e consumatori come una delle priorità degli sforzi della politica e delle iniziative imprenditoriali. “Venti anni fa per ogni Lira che si spendeva per l’acquisto di beni alimentari” scrive Altragricoltura nei suoi documenti di presentazione della proposta “un terzo circa del valore aggiunto remunerava le aziende agricole, un terzo la trasformazione e i costi intermedi, un terzo la commercializzazione. Oggi i 2/3 del valore aggiunto determinato negli scambi agroalimentari finiscono in mano della commercializzazione. Una situazione insostenibile che lascia nelle mani della Grande Distribuzione Organizzata (GDO) e dei mediatori commerciali il controllo e la gestione dei cicli agroalimentari espropriando produttori e consumatori di reddito e capacità di accesso alle risorse. In realtà la globalizzazione dei mercati ha determinato, fra i suoi più devastanti effetti e distorsioni, un enorme esproprio di risorse da chi lavora la terra e consuma il cibo a vantaggio della speculazione“.
Mentre aumenta la retorica sul “Made in Italy”, in realtà sempre più svuotato della materia prima prodotta dai nostri agricoltori e allevatori per diventare sempre più business per i padroni dei grandi marchi italiani (di cui non sono proprietari gli agricoltori e sempre meno gli italiani) i dati ufficiali documentati nelle scorse settimane dall’Istituto Nazionale di Economia Agraria( INEA) sono impietosi: Valore aggiunto in picchiata nel 2012 (-4,4% sull’anno prima) per l’agricoltura italiana, crollo della capacità di spesa dei consumatori , mentre aumentano valore aggiunto dell’industria agroalimentare (+2,3%) ed export (+5,6%).
Di fronte a questi dati che descrivono chiaramente come si sta allargando la forbice fra chi ha la capacità di fare affari sulla crisi (grande commercializzazione, speculazione finanziaria) e chi paga ne paga i prezzi (produttori, lavoratori salariati e consumatori), occorre porre ogni sforzo sia nelle politiche di riorganizzazione della nostra agricoltura, sia nella organizzazione dei produttori e nella loro capacità di fare rete con i cittadini consumatori e di riappropriarsi di strumenti di gestione imprenditoriale autonomi e diretti.
In particolare sulla capacità di mettere in campo strumenti che sostengano l’autonomia dell’impresa agricola, tre sono le linee di azione su cui Altragricoltura sta concentrando il suo lavoro: la realizzazione delle RATES (le Reti degli Agricoltori di Territorio per l’Economia Sociale) che assumono il ciclo corto e l’agricoltura sociale come base della proposta d’impresa, quella della costruzione delle O.P. (Organizzazioni di Produttori) che aggregano su vasta scala gli agricoltori sulla base dell’autogoverno e sulla capacità di gestire le strategie commerciali autonome per la gestione del proprio prodotto, quella della creazione di strumenti di autogestione delle risorse finanziarie (è in via di realizzazione la Mutua di Solidarietà e lo sportello Bancario gestito direttamente dal movimento degli agricoltori) capaci di sostenere gli investimenti necessari e di introdurre strumenti originali di fronte al venir meno del diritto dell’accesso alle risorse finanziarie operato principalmente dalla scelta delle banche di continuare a sostenere il comparto.
In questo quadro prende l’avvio il primo degli strumenti su cui sta lavorando Altragricoltura: la prima RATES (Rete degli Agricoltori di Territorio per l’Economia Sociale) nasce in Basilicata innestandosi sull’esperienza di difesa dell’Azienda Agricola di Leonardo Conte comprata all’asta l’anno scorso ed attualmente occupata per impedire che passi di mano. “Rinascita Lucana” è il nome di questa prima rete; l’Associazione era già stata costituita in occasione della giornata di occupazione dell’azienda ormai un anno fa ed avvia, proprio con sede nell’azienda di Leonardo Conte, dopo aver elaborato il progetto di impresa che sarà presentato nei prossimi giorni in un incontro pubblico.
Fra i suoi punti qualificanti: circa venticinque aziende agricole Lucane coinvolte con una forte differenziazione di produzioni e, dunque, capaci di dare vita ad un paniere d’offerta diversificato, gestione diretta della vendita del prodotto, organizzazione e gestione dei mercati di vendita, ristorazione sociale, gestione di una PAS (Piattaforma Alimentare Solidale) che promuove il rapporto con i Gruppi di Acquisto di tutta Italia e la vendita diretta, iniziative sociali di valorizzazione delle produzioni locali, grande ricerca della qualità del prodotto e della trasparenza nella determinazione del prezzo e della garanzia di sicurezza alimentare.
Alle 20 di venerdi 7 Marzo, presso il negozio della “Cooperativa Eccellenze Agroalimentari”, circa 40 invitati potranno degustare i prodotti degli agricoltori di Rinascita Lucana. Il menù prevede “Pecora alla pastorale”, “Zuppa di Ceci Neri di Pomarico” , formaggi, olive e sott’olio lucani, pane di Matera, “Olio biologico” delle nostre aziende, “Primitivo ed Aglianico”, “Fragole ed Arance del Metapontino”.”Nei prossimi giorni presenteremo le nostre iniziative a sostegno della promozione della altra agricoltura di cui abbiamo bisogno in Basilicata” annuncia Gianni Fabbris che di Altragricoltura è il coordinatore nazionale “Per intanto lavoriamo come siamo sempre stati abituati a fare per conquistare nuovi spazi ed aprire nuove strade capaci di restituire agli agricoltori ed ai cittadini lucani il diritto ad un futuro degno delle straordinarie ricchezze e del patrimonio di storia, tecnologia, cultura contadina della nostra regione compromesso dalla logica dell’agricoltura industrialista che ha ridotto l’agricoltura lucana ad una crisi da cui è urgentissimo uscire”La serata lucana delle nostre Eccellenze Alimentari si terrà a Sutri alla Via Cassia – 0761 600780. La Cooperativa si trova ai confini della Provincia di Viterbo con Roma vicino al Borgo antico di Sutri fra i resti degli Etruschi ed è raggiungibile sulla Strada Statale Cassia al km. 46,500.
Info alla pagina: http://www.eccelenze-agroalimentari.it