Pubblicato su Asca (leggi articolo originale)
”Investire sull’agricoltura familiare per il futuro che vogliamo”. Questo – riferisce una nota – il tema scelto per la 37esima riunione annuale del Consiglio dei governatori del Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo (Ifad) che convoca per domani, 19 febbraio, e dopodomani, 20 febbraio, a Roma i delegati dei suoi 172 Stati membri.
In linea con la decisione delle Nazioni Unite di dichiarare il 2014 l’Anno internazionale dell’Agricoltura familiare, i partecipanti al meeting Ifad discuteranno i vantaggi comparati dell’ agricoltura familiare e gli strumenti per meglio sostenerla nel comune riconoscimento che non ci potra’ essere sicurezza alimentare e nutrizionale, per i 2 miliardi di persone dipendenti dall’agricoltura familiare, senza uno sviluppo rurale inclusivo.
Fabrizio Saccomanni, ministro dell’Economia e delle Finanze, Abdullah Jummah Alshibly, vice segretario generale del Consiglio di Coperazione dei Paesi del Golfo (Ccg) e Paul Polman, amministratore delegato Unilever, interverranno in apertura dei lavori dopo il discorso del presidente Ifad, Kanayo F. Nwanze.
Saranno siglati anche due protocolli di intesa, uno tra l’Ifad e l’Unilever e un altro tra il Fondo e il Ccg, saranno firmati nel corso delle due giornate di riunioni tra gli Stati membri.
L’Ifad mira a raggiungere 90 milioni di persone tra il 2013 e il 2015, con l’obiettivo, durante lo stesso periodo, di tirarne fuori dalla poverta’ ben 80 milioni. Rispetto all’anno precedente, nel 2013 il 33% in piu’ dei poveri delle zone rurali ha ricevuto servizi da progetti sostenuti dall’Ifad. Sempre lo scorso anno l’Ifad ha esteso un sussidio di 500.000 dollari per il Forum Mondiale Rurale in modo da coinvolgere la societa’ civile in 11 paesi e cinque regioni, altri 150.000 dollari sono stati stanziati per sostenere e monitorare i progressi durante l’anno.