Pubblicato su GeaPress.org (vedi articolo originale)
Ancora controlli nei mercati rionali di Palermo, mirati in particolare alla vendita del Tonno rosso.
L’intervento dei Carabinieri della Compagnia San Lorenzo e della Stazione San Filippo Neri coadiuvati dei militari del N.A.S. di Palermo ed esperti di alimentazione del Dipartimento di Prevenzione Veterinario dell’ASP di Palermo è avvenuto nelle bancarelle del mercato rionale del quartiere ZEN 1 del capoluogo siciliano.
Sono stati così rinvenuti 200 chili di Tonno rosso, di provenienza illegale, che si sarebbe presentato in cattivo stato di conservazione e pertanto non idoneo al consumo alimentare umano. Così, infatti, è stato riferito dai Veterinari del Dipartimento Prevenzione Veterinario dell’ASP di Palermo. Il Tonno è stato rinvenuto poggiato direttamente sul piano calpestabile di un automezzo utilizzato illecitamente per il trasporto del pesce. Nessuna pedana, esposto ai raggi del sole ed ad una temperatura superiore a quella prevista.
Oltre al Tonno rosso sono stati posti sotto sequestro ad un altro venditore circa 70 chili di altre varietà di pesce in cattivo stato di conservazione. Anche questo pronto per essere venduto sui banconi del mercato rionale.
Al termine dei controlli i due venditori di pesce sono stati denunciati all’ Autorità Giudiziaria ed altresì sono state elevate sanzioni amministrative per un importo totale di 15.000 euro. Sequestrati altri 400 chili di pesce ad altri cinque venditori ambulanti in quanto sprovvisti delle necessarie autorizzazione per la vendita del pescato.
Tutta la merce sequestrata andrà distrutta presso idonee strutture, così come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
Questo tipo di controllo era già stato effettuato in altri mercati rionali della città di Palermo. Gli interventi, scattati a seguito dei casi di intossicazione alimentare causate da tonno avariato, erano avvenuti nel mese di maggio nel mercato storico del quartiere Ballarò.
Il Tonno rosso, ricordano i Carabinieri, è una specie soggetta a un particolare regime di protezione da parte dell’UE con limitazioni nella cattura e previsione di apposite ‘quote’ predefinite per Nazione.