Al via la campagna: “Trasparenza e Verità sul consorzio di Bonifica: 5 domande per rompere il silenzio e l’omertà”.

consorzio_di_bonifica_di_metapOggi, 6 maggio 2013, nell’ultimo giorno utile per presentare i ricorsi al TAR li abbiamo depositati per far decadere le delibere che hanno aumentato i canoni agli agricoltori e far dichiarare decaduti gli organismi ancora illegittimamente in carica.
Al via la campagna “Trasparenza e Verità sul consorzio di Bonifica: 5 domande per rompere il silenzio e l’omertà”.

Ringraziamo per il lavoro fatto fin qui i due avvocati che ci hanno assistito nella presentazione dei ricorsi. Antonio Melidoro (avvocato coordinatore tecnico del Soccorso Contadino) e Francesco Fucci (avvocato amministrativista del Foro di Bari) sono una garanzia professionale importante per il supporto che la vertenza degli agricoltori contro la malagestione dell’Ente ha mostrato fin qui e cui abbiamo la ferma intenzione di mettere la parola fine“.

Così si è espresso Gianni Fabbris a nome di Altragricoltura all’uscita dal Tribunale di Potenza dove stamattina sono stati depositati due ricorsi. Uno da parte di 43 agricoltori (sostenuti da un comitato più ampio che in questi giorni sta crescendo in numero, determinazione e qualità) e la stessa Altragricoltura come organizzazione di rappresentanza ed uno singolo a nome di Enrico Lacava, agricoltore in Metaponto e già vicepresidente del Consorzio di Bonifica nella gestione precedente a quella che attualmente si ostina a ritenersi ancora in carica.
Gli atti sono due per motivi tecnici e sono ambedue indirizzati contro il Consorzio di Bonifica, l’Eipli e la Regione Basilicata. L’oggetto è la richiesta di decadenza della delibera di aumento dei canoni ma, conseguentemente, anche la richiesta di prendere atto della illegittimità del Consiglio in carica che, se fosse riconosciuta dal TAR (come certamente sarà) dovrà fare, finalmente, le valige.
I motivi sono sostanzialmente due: la insostenibilità economica per le aziende agricole dell’aumento di 150 Euro a Ettaro e i diversi profili di illegittimità della delibera assunta. Se sono noti i motivi contro il Consorzio per cui ci rivolgiamo al TAR, oggi abbiamo chiarito perchè il nostro ricorso è anche contro la Regione Basilicata. Anche in questo caso i motivi sono due: la mancanza di controlli messi in atto dalla Regione (come prevede la legge) ma, soprattutto, la illegittimità delle delibere assunte sia dalla Giunta che dal Consiglio che hanno offerto fin qui il pretesto agli organismi decaduti di considerarsi ancora in carica, anche in questo caso per carenza e difetto di potere.
All’assessore regionale Nicola Benedetto, incontrato alle 12 presso l’Assessorato all’Agricoltura di Potenza, la delegazione, dopo aver depositato gli atti, ha illustrato la situazione e preannunciato i contenuti degli atti ma, soprattutto, sottolineato i motivi per cui Altragricoltura prosegue nella sua azione al TAR nonostante la Regione abbia sospeso la delibera incriminata. Chiarito che solo la decadenza della delibera la fa venire meno e non la sua sospensione, gli agricoltori hanno denunciato all’Assessore che, nonostante egli abbia sospeso la delibera, il Consorzio di Bonifica sta comunque incassando dagli agricoltori l’aumento. La modalità scelta dal Consorzio, infatti, è particolarmente odiosa e obbliga con il ricatto gli agricoltori a pagare l’aumento contestato: chiunque, fin qui, abbia fatto richiesta di uso dell’acqua ha dovuto pagare in anticipo l’aumento di 150 euro a Ha. Un vero e proprio ricatto denunciato all’Assessore per cui “se vuoi l’acqua comunque mi devi dare i soldi in anticipo compreso l’aumento“. L’Assessore si è detto stupito ed ha promesso di verificare. “Per noi” ha commentato Emanuele Montemurro, uno dei firmatari il ricorso “è una prova in più della irresponsabilità del Consorzio che invece di agevolare la risoluzione dei problemi li aggrava e ci complica la vita”.
All’assessore è stata reiterata la richiesta di commissariamento dell’Ente e di indizione rapida delle elezioni democratica, prima condizione per poter discutere della necessaria riforma dell’Ente. Riforma i cui caratteri saranno proposti da Altragricoltura in una pubblica iniziativa cui è stato invitato l’Assessore Nicola Benedetto da tenersi entro il mese di Maggio.
Sulle diverse proposte avanzate l’Assessore Benedetto si è riservato di assumere informazioni e approfondire il merito per poi tornare a confrontarsi con una delegazione entro i primi della prossima settimana. Così è terminata la giornata a Potenza di Altragricoltura e degli agricoltori che hanno depositato il primo ricorso con cui rendono chiaro la loro idea e il loro giudizio sulla gestione del Consorzio di Bonifica, nel convincimento che fare chiarezza su quello che ormai è diventato un carrozzone mangiasoldi è interesse della categoria e di tutti i cittadini. Per questo da oggi parte una campagna di pressione e sensibilizzazione: “Trasparenza e Verità sul consorzio di Bonifica: 5 domande per rompere il silenzio e l’omertà”.  Questo il titolo della campagna che si fonda su coinque domande su cui vogliamo risposte prima di tutto dai componenti il Consiglio dei delegati del Consorzio di Bonifica (cui rinnoviamo la richiesta di dimissioni). Le domande saranno date alle stampe in un manifesto che affiggeremo nei prossimi giorni ma, soprattutto, su cui chiediamo agli organi di stampa di Basilicata di aprire i riflettori. La stampa, i cittadini e gli agricoltori hanno lo stesso interesse: che sia conosciuta la verità.

Ecco le 5 domande:

1)    E’ vero che questa gestione del Consorzio di Bonifica di Bradano e Metaponto eletta nel 2003ha rilevato da quella precedente una situazione di bilancio sostanzialmente in pareggio essendo riuscita ad accumulare oltre 30 milioni di Euro di debiti?

 

2)    E’ vero che a bilancio del Consorzio vi sono iscritti crediti ormai palesamente inesigibili? Può il Consorzio produrre l’elenco dei debitori (oltre che gli agricoltori anche dei numerosi Enti Pubblici e Privati) e, in particolare nel secondo caso, documentare quali azioni coercitive siano state messe in campo per recuperare i debiti?

 

3)     E’ vero che durante la gestione precedente, Presidente e Vicepresidente percepivano per la loro attività poco più di un rimborso spese mentre oggi sono erogati lauti compensi? Può il Consorzio  rendere pubblici gli emolumenti dei componenti il Governo dell’Ente?  Può il Consorzio certificare che né il Presidente né altri componenti il Consiglio dei delegati  sia in conflitto di interesse per somme dovute al Consorzio o per essere titolari di imprese di fornitura dell’Ente? Può il Presidente documentare quanti dirigenti al massimo livello retributivo (e con quale legittimazione di titoli) siano stati promossi sotto la sua gestione?

 

4)    E’ vero che in questi ultimi dieci anni (gli anni in cui l’Ente è stato gestito da questo Consiglio) non sono stati messi in campo azioni di gestione industriale capaci di intervenire sull’ottimizzazione dell’Ente, la razionalizzazione e l’abbattimento dei costi, il rilancio verso una gestione produttiva in attivo del servizio?

 

5)    E’ vero che gli organi di gestione e governo del  Consorzio di Bonifica di Bradano e Metaponto sono stati più volte sollecitati dalla Regione Basilicata dopo che era scaduto il loro legittimo mandato elettivo (ottobre 2008) a indire nuove elezioni e non lo hanno fatto? E’ vero che lo statuto del Consorzio, le leggi nazionali e regionali che lo legittimano prevedono che dopo la scadenza naturale è possibile che il Consiglio rimanga in carica per soli 45 giorni al massimo e solo per le azioni di ordinaria amministrazione con il solo compito di indire nuove elezioni?