fonte: il paese nuovo (vedi articolo originale)
L’unione tra i produttori al fine di creare un nuovo modello di organizzazione economica fa la forza. E’ questo il messaggio che giunge dal convegno intitolato “Scelte Strategiche per l’olivicoltura salentina nella realtà globale” tenutosi all’Hilton Garden Inn di Lecce.
Tra le personalità che hanno partecipato alla tavola rotonda che si è tenuta nel pomeriggio, è intervenuto in collegamento da Roma via Skype il Presidente della Commissione Agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo Paolo De Castro: “Le divisioni fra le forze politiche non bloccano la difesa di certi interessi complessivi. Noi abbiamo il metodo comunitario, un sistema che ci consente di guardare gli interessi generali. Le divisioni a Bruxelles non sono di tipo politico, ma come dimostra il dibattito sula riforma della Politica agricola comune, esistono divisioni tra nord e sud dell’Europa”.
Per definire la nuova Pac, dall’11 aprile inizieranno i triloghi, cioè gli incontri tra Parlamento, Consiglio dei Ministri e Commissione europea, che rappresentano la fase finale del negoziato sul quarto dossier legislativo di riforma della Pac, durante i quali bisognerà trovare un accordo complessivo sulla riforma entro giugno.
“C’è una visione più mediterranea del Parlamento europeo rispetto alla tradizionale visione nordica del Consiglio, il quale ha cancellato alcuni aspetti da noi introdotti sulle Op, sulle Ocm, sulla vitivicultura, sull’olivicoltura, che interessano l’agricoltura del sud dell’Europa in favore di pascoli e agricoltura estensiva che caratterizza il nord” ha evidenziato De Castro.
Il Presidente si è anche espresso sulle preoccupazioni che riguardano l’olivicoltura: “L’olivicoltura è molto legata con la coltura agricola comune, perché gli olivicoltori percepiscono un importante aiuto unitario per ettaro. Bisogna evitare in primis che ci sia una spalmatura uguale per tutti di questi aiuti, che nel caso dell’olivicoltura pugliese comporterebbe un taglio degli aiuti Pac del 50, 60 e 80 %”.
De Castro ha concluso il suo intervento dichiarandosi d’accordo “sulla necessità di una maggiore organizzazione dell’offerta e sul brand unico per l’olio salentino, ma ciò impone una capacità organizzativa tra gli agricoltori”, denunciando che “Abbiamo una scarsa attitudine ad affrontare il mercato assieme. Il Parlamento europeo ha introdotto una serie di strumenti per spingere gli agricoltori ad organizzarsi e per rafforzare e dare sostegno alle organizzazioni dei produttori”.