tratto da: ilgiornalediragusa.it (vedi l’articolo originale)
Altragricoltura terrà mercoledì pomerigio un’iniziativa pubblica nella Sala Quarto Stato, a palazzo di città. Saranno presentati contenuti, obiettivi e agenda della campagna nazionale “Giù le mani dal vostro cibo”, proposta da Altragricoltura “per difendere il contenuto di lavoro degli agricoltori dei nostri territori necessario a produrre il cibo che consumiamo tutti i giorni”.
Per la manifestazione di domani saranno prsenti, insieme a Malannino, anche l’assesore regionale Dario Cartabellotta, il sindaco Giuseppe Nicosia, il segretario nazionale de “Altragricoltura”, Gianni Fabbris, un rappresnetante della Guardia di Finanza.
Spiega Tano Malannino, presidnete di Altragricoltura: “La presentazione della campagna sarà, anche, l’occasione per fare il punto sulla denuncia che imprenditori di Vittoria hanno fatto contro l’uso illegale delle loro certificazioni per commercializzare nella catena della GdO prodotti contraffatti.
Nel mentre la denuncia, assistita dall’iniziativa del Soccorso Contadino, sta procedendo nelle sedi legali, si rendono sempre più necessarie iniziative normative regionali e nazionali a difesa del diritto/dovere dei nostri agricoltori a produrre ed a tutela della trasparenza e dei consumatori”.
Il riferimento è ad un episodio molto grave accaduto lo scorso anno, quando un imprenditore agricolo, Maurizio Ciaculli, trovò della melanzana nei banchi di un centro della Gdo, melanzana che utilizzava il proprio codice iddentificativo, ma che, ovviamente, non era sua. L’episodio destò scalpore ed altra merce simile venne rinvenuta in altri supermercati della stesa acetna in naltre due città italiane.
Mercoledì, dunque, sarà lanciata a Vittoria la “campagna nazionale per la difesa del ruolo degli agricoltori e del loro diritto/dovere a produrre, contro la contraffazione e la manipolazione dei marchi”.
“Sempre più grande – spiega Malannino – è il rischio di mangiare alimenti dentro cui non c’è cibo prodotto dai nostri agricoltori persino quando pensiamo di essere protetti dalla certezza di un marchio o di un certificato. Sempre più i nostri mercati sono invasi da alimenti importati mentre qualcuno si arricchisce gestendo i marchi del nostro made in Italy.
Se mentre l’esportazione del made in Italy alimentare aumenta e i nostri produttori non riescono a vendere il loro prodotto allora un grande imbroglio si sta consumando in danno dei consumatori e dei produttori.
Così il lavoro dei nostri agricoltori, già esposto agli effetti di una crisi drammatica nelle campagne, corre il rischio di essere cancellato perché viene svuotata la loro funzione principale che è quella di produrre il cibo per le nostre comunità.
La campagna per difendere consumatori e agricoltori dalle contraffazioni e per chiedere una difesa attiva del lavoro dei nostri agricoltori prima che dei marchi, parte da Vittoria dove un agricoltore ha avuto la forza e il coraggio di denunciare la grande distribuzione organizzata per l’uso illegittimo e fraudolento dei suoi certificati e marchi”.