tratto daHermesagricoltura.it (vedi articolo originale)
15/03/2013
E’ quanto prevede l’accordo di filiera promosso dagli assessori regionali all’agricoltura dell’Emilia-Romagna Tiberio Rabboni, della Lombardia Giuseppe Eliase del Veneto Franco Manzato e indirizzato alle principali organizzazioni agricole e consorzi di biodigestori.
L’obiettivo è risolvere un problema che rischia di avere pesanti ripercussioni per l’agricoltura e la zootecnia del nord Italia: quello delle ingenti quantità di mais che, a causa delle pessime condizioni meteo climatiche della scorsa estate, presentano caratteristiche che lo rendono non idoneo all’alimentazione umana e animale.Solo il mais di elevata qualità organolettica e igienico-sanitaria può essere infatti destinato a queste finalità.
L’accordo, messo a punto dalle tre Regioni, permette di costruire un percorso chiaro, trasparente e sicuro, in linea con le indicazioni fornite dal Ministero della Salute. E’ infatti prevista una precisa procedura di tracciabilità del prodotto – definita dalle tre Regioni e approvata dal Ministero della Salute – che ne assicura un corretto utilizzo, evitando così il rischio di frodi e garantendo maggior sicurezza al consumatore.
Cosa prevede l’accordo
L’accordo, valido per tutto il 2013, punta ad agevolare l’incontro tra domanda e offerta, impegnando le parti a precise garanzie contrattuali, di prezzo e di programmazione del flusso di prodotto, che si stima in circa 350 mila tonnellate.
Ogni azienda interessata (sia per la parte agricola sia per la parte dei biodigestori) per aderire deve sottoscrivere un modulo disponibile sul sito Internet delle tre Regioni. Nei tre siti regionali sarà anche mantenuto l’aggiornamento delle adesioni e il monitoraggio dell’iniziativa.
In allegato, l’intesa dell’accordo ed il modulo compilabile per l’adesione delle imprese interessate; la domanda di partecipazione deve essere inviata agli indirizzi mail e/o fax delle tre Regioni interessate.