Il Parlamento europeo ha approvato il mandato a negoziare con le altre istituzioni Ue la riforma della politica agricola comune. Per far partire il trilogo l’11 aprile ora manca solo l’Ok del Consiglio dei ministri agricoli, che dovrebbero raggiungere un accordo al riguardo la settimana prossima.
Il voto della plenaria di Strasburgo ha confermato l’impianto della posizione espressa dalla Commissione agricoltura a gennaio. Restano il capping con degressività legata al lavoro a 300.000 euro (c’era chi avrebbe voluto abbassarlo) e il greening dei pagamenti diretti al 30%, ma più flessibile rispetto alla proposta della Commissione.
Le novità rispetto al testo della Comagri riguardano la trasparenza sui beneficiari degli aiuti diretti, il recupero di alcuni criteri della condizionalità, una correzione tecnica sul doppio finanziamento. A.D.M.
Fonte L’Informatorio Agrario