Manifesto dell’evento |
Il Comitato per la Difesa delle TerreJoniche è sorto all’indomani dell’ennesimo annunciatissimo disastro ambientaledel 01 Marzo 2011 fra la Puglia e Basilicata per volontà dei cittadini colpiti e di alcune associazioni attive sul territorio lucano e pugliese.
L’evento stravolse la vita di molti, distruggendo aziende e attività, e sconvolgendo il territorio e le sue strutture.
La sua costituzione ebbe pertanto due obiettivi da perseguire: mettere in sicurezza il territorio colpito prevenendo nuovi disastri ambientali e ottenere i risarcimenti per quanti sono stati colpiti.
Un lungo anno di iniziative e mobilitazioni che hanno coinvolto fortemente il territorio, i cittadini e le istituzioni e che ha dovuto fare i conti con la pervicace volontà politica del governo nazionale di non dare risposte e non assumere responsabilità e con il tentativo funzionale di cancellare agli occhi dell’opinione pubblica la devastazione.
Ecco che ad un anno di distanza dall’alluvione, con diverse manifestazioni e blocchi stradali sul territorio, presidi nei due capoluoghi di regione, due manifestazioni a Roma, due lunghi ed impegnativi scioperi della fame, innumerevoli iniziative di sensibilizzazione, l’Alluvione Tour rivolto ai giornalisti, abbiamo l’orgoglio di aver realizzato direttamente o di aver contribuito a realizzare quattro importanti risultati:
– l’emissione delle due OPCM (Ordinanze del Presidente del Consiglio dei Ministri) emesse senza alzare le tasse ai cittadini lucani e pugliesi, unico caso in Italia nonostante il blocco opposto dalla norma voluta solo 5 giorni prima dall’alluvione dal Parlamento che nei fatti impediva ai cittadini ed alle istituzioni territoriali di avere risposte e imponeva la tassa sulle disgrazie,
– due primi stanziamenti (14,5 mln per la Basilicata e 1,6 per la Puglia) per far fronte alle prime emergenze di messa in sicurezza del territorio
– la sospensione dei pagamenti INPS ed INAIL per le aree alluvionate
– la dichiarazione di incostituzionalità parziale per l’articolo 2 della legge 225 del 2011 (decreto milleproroghe) definita la “tassa sulle disgrazie”
In un anno di iniziative del Comitato, in definitiva, abbiamo riconquistato il sistema di regole che ci era stato negato, il campo di gioco in cui giocare la vera partita della messa in sicurezza delle nostre terre e dei risarcimenti per quanti sono stati colpiti e danneggiati, mentre il Comitato si configura sempre di più come il luogo in cui si ritrova la comunità e dove il protagonismo dei cittadini diventa la componente fondamentale di un processo di partecipazione democratica, di proposta collettiva e di azione diretta che investe il territorio, rivendica diritti collettivi e individuali e coniuga doveri sociali.
Oggi, ad un anno di distanza, siamo ancora in mobilitazione per pretendere dalle istituzioni che venga applicato quello che abbiamo conquistato con la mobilitazione: non un Euro è ancora stato speso e non un intervento è stato ancora realizzato mentre ogni volta che piove i fiumi esondano pericolosamente e le famiglie e attività economiche colpite che non hanno avuto alcun ristoro sono in mano agli usurai dopo un anno di attesa.
Così, ancora una volta abbiamo ripreso le azioni di mobilitazione nel mese di Marzo 2012 per ottenere principalmente due obiettivi concreti: l’applicazione piena dell’OPCM entro il mese avviando i primi lavori di messa in sicurezza degli argini e consentendo alle persone ed alle aziende di avanzare le richieste di risarcimento e un intervento urgente che salvi le attività economiche e le famiglie dell’area epicentrica dell’alluvione dal disastro economico.
Mentre siamo ancora in mobilitazione per avere dai due Commissari straordinari incaricati risposte sul territorio, avvertiamo forte la necessità di recuperare la dimensione nazionale dentro cui siamo obbligati a guardare per avere soluzioni vere. Proprio nel momento in cui la Corte Costituzionale ha dichiarato l’incostituzionalità della norma che obbligava alla tassa sulle disgrazie occorre mettere in campo proposte ed iniziative che, al contrario, garantiscano i cittadini, le istituzioni ed il territorio.
Avvertiamo forte l’esigenza di incontrarci con i tanti e tante che in questo ultimo anno hanno fatto i conti in tante zone d’Italia con le alluvioni ed i problemi della cattiva gestione dei fiumi, per trovare insieme le risposte comuni.
Le bombe d’acqua hanno colpito duro in tanti luoghi ed, ovunque, hanno lasciato devastazione trovando le comunità e le istituzioni del territorio impreparate, disarmate, senza strumenti e senza risposte esaurienti.
Fare rete, costruire uno spazio comune di confronto, scambio e proposta, aprire una discussione nel Paese con la politica nazionale per trovare soluzioni concrete è la strada che consideriamo decisiva per rimettere al centro i diritti delle nostre comunità.
Per questo proponiamo un forum nei giorni fra il 30 Marzo ed il 1° Aprile 2012 per tenere alta l’attenzione sui problemi ancora tutti aperti e quello di far avanzare la capacità di risposta e prevenzione dei cittadini e delle istituzioni ai fenomeni dei disastri naturali con particolare riferimento alle alluvioni. Un forum rivolto ai fratelli e le sorelle che hanno lavorato e lavorano nelle aree alluvionate, ai comitati sorti per dare risposte ai cittadini ed al territorio, alle associazioni che hanno operato ed operano sulla prevenzione delle alluvioni e sul soccorso alle comunità. Con due obiettivi concreti: discutere la proposta di costituire una rete nazionale di iniziativa, socializzazione e coordinamento e quella di confrontarci sulle proposte legislative regionali e nazionali.
Vi proponiamo di essere con noi fra la sera di venerdì 30 marzo e la mattinata di domenica 1° Aprile in Basilicata per incontrarci intorno a questi obiettivi in un “Forum di lavoro”. Il forum si svolgerà all’interno di una serie di iniziative che terremo in quei giorni e che, fra l’altro, prevedono il giovedì incontri in Puglia e Basilicata con i sindaci e le strutture del Commissariato straordinario, una mostra di opere di artisti sul tema delle bombe d’acqua donate per sostenere il Comitato, una performance di alcuni licei artistici e di artisti che produrranno opere ed elaborati sui temi del forum, una assemblea con le scuole per sensibilizzare i giovani ai temi della prevenzione e della gestione dei bacini fluviali.
Questo il programma del Forum:
- Venerdì 30 Marzo ore 9,30: l’allestimento di una mostra con le opere donate da numerosi artisti nazionali e del territorio dal titolo: “Un fiume d’arte affiora liquidaMente affiora” e un’estemporanea e laboratorio artistico prodotto da due Istituti scolastici: “C. Levi” di Matera e Liceo Artistico “Virgilio” di Empoli c/o gli Ipogei di San Francesco di Matera. Gli artisti verranno invitati a produrre opere figurative attorno al tema delle “Bombe d’acqua” offerte per costituire un fondo a favore del Comitato TerreJoniche;
- Venerdì 30 Marzo ore 10,30: assemblea con le scuole del materano e del tarantino c/o il Cinema Comunale di Matera
- Venerdì 30 Marzo ore 20,00: un talk show con la partecipazione delle delegazioni di comitati di cittadini di diverse regioni sorti in occasione dei disastri ambientali e di esperti c/o il cinema-teatro di Marina di Ginosa, in Provincia di Taranto da trasmettere in streaming TV e per cui produrre un dvd da utilizzare nelle iniziative di ogni realtà. Il programma si concluderà con la performance artistica: “Pleni Luvia”;
- Sabato 31 Marzo ore 10,00 – 17:00: un incontro di lavoro e di confronto volto a discutere la costituzione di una rete nazionale di iniziativa e di obiettivi comuni c/o la Mediateca di Matera in P.zza V. Veneto;
- Sabato 31 Marzo ore 18,00 – 20:00: un incontro di confronto fra questi comitati e realtà dell’impegno civile e le istituzioni locali coinvolte (Province e Comuni alluvionati) per confrontare le proposte c/o la Mediateca di Matera in P.zza V. Veneto;
- Domenica 1° Aprile ore 10,00 – 13,00: un incontro pubblico con le forze politiche e gli eletti in Parlamento sullo stato delle iniziative legislative con particolare riferimento alle proposte per il superamento delle norme previste nel decreto milleproroghe del 2011, quelle per il ruolo ed il funzionamento della protezione civile, quelle per la prevenzione sul territorio dei disastri ambientali. L’incontro si terrà nella Sala della Mediateca di Matera. All’incontro sono invitati, fra l’altro, i presidenti delle Regioni Puglia e Basilicata e il capo della Protezione Civile, Prefetto Gabrielli. In tarda mattinata è prevista la chiusura dei laboratori.